CICLO DEI GIGANTI

Idea: 3/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

Autore: James P. Hogan
Anno: 1977-2005
Genere: Xeno SF
Edizione: Mondadori – Urania Millemondi n. 74, Urania Jumbo nn. 1, 4

 

Volumi in Ordine Cronologico Interno:

LO SCHELETRO IMPOSSIBILE
Titolo Originale: INHERIT THE STARS
Anno: 1977

CHI C'ERA PRIMA DI NOI
Titolo Originale: THE GENTLE GIANTS OF GANYMEDE
Anno: 1978

LA STELLA DEI GIGANTI
Titolo Originale: GIANTS' STAR
Anno: 1981

ENTOVERSE
Titolo Originale: ENTOVERSE
Anno: 1991

MISSIONE SU MINERVA
Titolo Originale: MISSION TO MINERVA
Anno: 2005

 

Commento:
L'ambientazione iniziale del ciclo è una Terra a noi contemporanea, nella prima metà del XXI secolo, che vede ancora vive le due superpotenze ma ormai chiaramente avviate verso un processo di pacificazione mondiale. L'evento che dà origine all'intera architettura dell'opera è un fatto apparentemente inspiegabile, ovvero il ritrovamento sulla Luna di uno scheletro umano vecchio di migliaia di anni. Come ci si può attendere, tale accadimento porterà alla riscrittura dell'intera storia del genere umano, ma non solo; col susseguirsi dei volumi assistiamo ad una vera e propria escalation che porta il lettore dal "semplice" stravolgimento della storia umana, al primo contatto con una specie aliena fino ai viaggi nel tempo e attraverso le realtà parallele.
I primi due volumi sono un'affascinante percorso di indagini scientifiche e deduzioni logiche. Il protagonista principale dell'intero ciclo è Victor Hunt, un formidabile scienziato, che viene affianciato dal biologo di fama mondiale, il dottor Danchekker; assieme, i due, partendo da quello scheletro impossibile ritrovato sulla Luna, deducono le incredibili vicende che hanno segnato gli albori della civiltà umana e del sistema solare. Le indagini proseguono con vero scrupolo e metodo scientifico; i due scienziati cercano di risolvere passo passo tutte le domande aperte soltanto col rigore logico e studiando i reperti e le altre evidenze. Ne nasce una narrazione quindi priva di azione, ma ricca e appassionante dal punto di vista intellettuale: l'autore non anticipa nulla al lettore, lo pone allo stesso livello dei suoi protagonisti, permettendo così di immedesimarsi perfettamente nel loro sforzo investigativo e nel gioire con loro di ogni scoperta verso la ricostruzione esatta dei fatti.
Nei volumi successivi l'approccio e i contenuti narrativi cambiano drasticamente. Si abbandona definitivamente la Terra e con essa gli ambienti "chiusi" dell'investigazione mentale, aprendosi ad altri pianeti, allo spazio se non ad altri universi e lasciando libertà di intervenire all'azione. Ne nascono quindi episodi caratterizzati da maggior ritmo narrativo, maggior varietà di ambientazioni e personaggi ma che, allo stesso tempo, convincono meno sul piano del contenuto, approdando a universi virtuali, multiverso e realtà parallele etc... il cui impianto logico e le, talvolta, stravaganti spiegazioni pseudoscientifiche sembrano vacillare.
Come già il titolo del ciclo lascia intendere, l'umanità non é sola nell'universo dei Giganti; questi alieni, anzi, abitavano il sistema solare prima dell'uomo. Il quadro che l'autore delinea degli alieni, e in contrapposizione dell'umanità, rispetta uno dei canoni classici: gli alieni sono pacifici, comunitari, esseri di pura razionalità, approdati ad uno stato di civiltà in cui tutti sono liberi dal bisogno e ciascuno può dedicarsi a coltivare le proprie inclinazioni naturali; al contrario gli umani sono irrazionali, vittime di culti insensati e di pulsioni incomprensibili per gli alieni così come risulta incomprensibile un sistema economico e sociale fondato sulla costante competizione, anche spietata, tra gli individui. La contrapposizione dicotomica, che in alcuni casi arriva a dipingere alieni in grado di viaggiare a piacimento per la galassia e manipolare la materia nella sua essenza come "ingenui", risulta mano a mano sempre meno credibile e piuttosto avara di possibili sviluppi e dinamiche.
Anche i personaggi soffrono di staticità e di tratti abbastanza stereotipati: Victor Hunt è un personaggio da film, incarna lo scienziato vincente, che riesce a trasformare in pratica la teoria, intrepido quando è necessaria azione e anche di successo con l'altro sesso. La sua spalla, il dottor Danchekker, è invece il classico uomo di laboratorio, a disagio con tutto ciò che ne è al di fuori, che non accetta in nessun caso di abbandonare i dettami dell'ortodossia scientifica. La sua mania di pulire ossessivamente gli occhiali nei momenti di stress o di forte disaccordo con chi stia parlando in quel momento lo rende vagamente inquietante.
In conclusione, ci sentiamo di raccomandare maggiormente la trilogia iniziale rispetto gli ultimi due volumi, specialmente a chi apprezza tematiche legate ad "archeologia aliena" o miti e teorie sulla nascita della vita sulla Terra. L'intero ciclo nel suo complesso è comunque una lettura abbastanza godibile e appassionante, seppur con i difetti che abbiamo sottolineato.

 

Trama (attenzione spoiler!):

LO SCHELETRO IMPOSSIBILE: 2027: Lo scheletro di un uomo, ribattezzato Charlie, contenuto in una tuta spaziale, viene ritrovato sulla Luna. Nessun dipendente delle basi lunari è disperso e le analisi dimostrano che risale a 50mila anni fa. Per cercare di chiarire il mistero vengono coinvolti Victor Hunt e molti altri scienziati tra cui il grande biologo Christian Danchekker. Il trimagniscopio progettato da Hunt permette di osservare gli oggetti contenuti nella tuta spaziale senza distruggerli, cosa che avverrebbe tentando il contatto fisico; tra gli oggetti scoperti c'è un diario, che si inizia a cercare di decodificare. La spedizione Giove 4 scopre su Ganimede una enorme nave aliena appartenuta a degli umanoidi che vengono chiamati Ganimediani, al cui interno vengono ritrovati animali provenienti dalla Terra di 25 milioni di anni fa. Hunt riesce finalmente a mettere assieme tutti i tasselli, ottenendo una teoria sensata che ricostruisce tutti gli avvenimenti: esisteva nel Sistema Solare un pianeta, Minerva, posto tra Marte e Giove. Esso era abitato dai Ganimediani arrivati ad un livello di civiltà superiore a quello attuale dell'umanità. Circa 25milioni di anni fa eventi climatici di Minerva causarono un aumento della concentrazione di ossido di carbonio, velenoso per i Ganimediani. Tra i vari tentativi che gli alieni provarono ci fu l'importazione di flora e fauna terrestre per ristabilire il corretto equilibrio ma il tentativo fallì e gli alieni lasciarono il sistema solare. Le specie provenienti dalla Terra soppiantarono su Minerva le specie indigene; in particolare tra i primati si evolse la razza dei Lunariani, cui appartiene Charlie, che diedero vita ad una civiltà tecnologica. Civiltà che si estinse in una ultima grande guerra tra le due ultime fazioni che si erano divisi il pianeta, Ceriani e Libiani, nella quale il pianeta stesso, già tettonicamente instabile, venne distrutto. Il nucleo di Minerva non divenne altro che Plutone mentre la sua Luna venne catturata gravitazionalmente dalla Terra; questo spiega il ritrovamento di Charlie sul satellite terrestre. In base alla ricostruzione di Hunt, Danchekker completa ulteriormente il quadro, asserendo che la totale somiglianza tra i Lunariani e gli umani della Terra può essere scientificamente spiegata in un'unica maniera: che appartengano allo stesso ceppo. Da qui il biologo argomenta come dalla Luna scagliata in orbita terrestre pochi sopravvissuti Lunariani devono essere discesi circa 50mila anni fa sulla Terra, evento che coincide con l'apparizione dell'Homo Sapiens che soppiantò il Neanderthal, la specie che si era sviluppata veramente sulla Terra. E' dai Lunariani che l'Homo Sapiens ha ereditato quella tenacia, quella bramosia che gli ha permesso di diventare padrone dell'intero pianeta e di riaffacciarsi nuovamente sulle stelle

CHI C'ERA PRIMA DI NOI: 2030: L'astronave Shaperion dei Ganimediani, capitanata da Garuth, ritorna nel Sistema Solare ed entra in contatto con la missione presente su Ganimede. La Shaperion proviene da 25mila anni fa; era infatti una missione di prova recatisi nel sistema Iscaris per testare un sistema di alterazione della stella, che avrebbe potuto risolvere i problemi climatici di Minerva. Il test però fallî e la stella si tramutò in nova, costringendo la Shaperion ad una repentina fuga verso il Sistema Solare. Un guasto nel sistema di propulsione impedî loro però di decelerare, obbligandoli a orbitare nel Sistema Solare a velocità relativistiche: quelli che per l'equipaggio sono stati semplici anni, sono stati in realtà milioni di anni. Hunt, Danchekker e gli altri scienziati entrano in comunicazione con gli alieni, agevolati dall'opera di traduzione quasi immediata da parte di Zorac, l'intelligenza artificiale avanzatissima della Shaperion. Le tesi che erano state formulate sulla storia e l'evoluzione di Minerva e dei Lunariani sono sostanzialmente confermate dai Ganimediani. Ulteriori elementi permettono al dottor Danchekker di ricostruire le fasi finali della permanenza dei Ganimediani nel Sistema Solare. I Ganimediani avevano perso la naturale tolleranza verso l'ossido di carbonio manipolando artificialmente il proprio patrimonio genetico per rimuovere il sistema secondario di circolazione, deputato all'eliminazione delle scorie ma mortalmente velenoso. Questo apparato rendeva ogni forma di vita terricola di Minerva velenosa, e in questo modo aveva creato una fauna interamente vegetariana, ma allo stesso modo ogni tipo di incidente, anche la più piccola ferita, poteva risultare mortale. I Ganimediani importarono quindi su Minerva fauna proveniente dalla Terra che aveva sviluppato un altro modo di smaltire l'anidride carbonica in eccesso, che tentarono di "innestare" nel genoma di animali Minerviani, per poter eventualmente modificare poi il proprio patrimonio genetico, ma senza successo. Negli esperimenti condotti si rese comunque necessario modificare in parte il genoma degli animali terrestri per isolare la parte relativa allo smaltimento dell'ossido di carbonio ma questo ebbe come effetto collaterale la disabilitazione dell'ancestrale apparato autoimmune, a sua volta responsabile di un blocco circa lo sviluppo di centri cerebrali superiori. I Ganimediani non avrebbero comunque mai accettato di modificare in tal senso il proprio genoma, giacchè queste modifiche avevano altri effetti collaterali che aumentavano oltremodo i livelli di aggressività. Quando i Ganimediani abbandonarono Minerva, la fauna locale venne completamente distrutta dai carnivori terrestri, e tra i primati, non più frenati nello sviluppo cerebrale, emerse così l'uomo, la specie che portò alla civiltà Lunariana. I Ganimediani della Shaperion hanno ricostruito i medesimi fatti. Pensavano di aver lasciato su Minerva una fauna da incubo, ai loro occhi infatti gli animali carnivori terrestri rappresentavano un obbrobrio, e invece ritrovano un discendente dei loro esperimenti ormai padrone del Sistema Solare. Per questo motivo, Garuth dopo aver trascorso sulla Terra alcuni mesi tra tutti gli onori, decide di abbandonare il pianeta, tenendo nascoste le vere motivazioni alla maggior parte del suo equipaggio, e di provare a raggiungere la Stella dei Giganti, una stella che alcuni flebili indizi ritrovati sembrano suggerire essere stata la prescelta dai suoi avi come nuova patria per il suo popolo.

LA STELLA DEI GIGANTI: Dopo la partenza della Shaperion, dei segnali sono mandati dalla Terra verso la Stella dei Giganti per, si spera, avvertire i discedenti dei Ganimediani. Con grande sorpresa, una risposta da una fonte che sembra Ganimediana arriva in poche ore, ma non si fa tempo ad avvertire Garuth che così parte convinto di andare verso il nulla. La civiltà dei Ganimediani ha come centro ora il pianeta Thurien e grazie alle scoperte scientifiche e tecnologiche i Thurieni sono in grado di comunicare praticamente in tempo reale da un ramo all'altro della galassia, cosi come nel caso di muoversi fisicamente in tempi rapidissimi. L'intera civiltà Thuriena è guidata da Visar, una intelligenza artificiale senziente evoluzione del modello già presente, col nome di Zorac, sulla Shaperion. Inspiegabilmente, i Thurieni chiedono di mantenere riservo nelle comunicazioni aprendo un canale "non ufficiale" direttamente con le autorità statunitensi, al di fuori dell'ONU. Hunt, Danchekker e colleghi vengono nuovamente coinvolti in quello che dovrebbe essere il primo contatto con i Thurieni ma quando la nave aliena atterra non vi sono Ganimediani fisicamente a bordo. Grazie a Visar, essi vengono portati su Thurien dove possono interagire con l'ambiente locale e i Ganimediani attraverso una simulazione in tempo reale praticamente indistinguibile dalla realtà. Qui apprendono i motivi dello strano comportamento dei Thurieni e della segretezza tenuta. Dopo la distruzione di Minerva, i Thurieni soccorsero Ceriani e Lambiani. Mentre i primi chiesero di essere trasportati sulla Terra, i secondi vengono invece trasportati su Jevlen, un pianeta non distante da Thurien, dove i Thurieni speravano potessero creare una società pacifica. Illudendosi di questo, incapaci di solo immaginare trame e complotti, i Thurieni hanno nel corso del tempo concesso agli Jevlenesi grande autonomia, permettendo loro di costruire Jevex, una sorta di alter-ego di Visar e di assumere il ruolo di custodi e osservatori della Terra. In realtà, agenti di Jevlen hanno continuato a visitare il nostro pianeta cercando di fermare e ostacolare in ogni modo il progresso scientifico, alimentando credi irrazionali, miti, religioni. Con l'affermarsi infine del progresso tecnologico sulla Terra, gli Jevlenesi hanno cambiato strategia, cercando da un lato di limitare il potenziale bellico terrestre tramite lobbying pacifista, principalmente grazie agli agenti infiltrati nell'ONU, ma presentando dall'altro ai Thurieni una realtà totalmente distorta in modo da far loro credere che la Terra stesse ripercorrendo le orme di Minerva verso una guerra globale. Il comportamento falso e traditore degli Jevlenesi viene dimostrato quando tentano di distruggere la Shaperion in rotta verso Thurien, la nave viene però tratta in salvo da Visar, preallertato dai terrestri sul possibile pericolo corso da Garuth e compagni. Dopo questo avvenimento, gli Jevlenesi calano la maschera, mostrando il loro vero intento: una flotta spaziale è stata di nascosto costruita pronta per attaccare Thurien e la Terra. Grazie alle intuizioni dei terrestri però il piano degli Jevlenesi è sconfitto: Visar infatti riesce a penetrare in Jevex fornendo ai leader Jevlenesi false informazioni, convincendoli che tutte le falsità trasmesse nei decenni precedenti ai Thurieni riguardo ad una Terra militarizzata e armata fino ai denti siano vere. Jevlen, attraverso la cosiddetta pseudoguerra, si arrende così ad una flotta terrestre completamente inesistente.

ENTOVERSE: Al termine della pseudoguerra, i Thurieni prendono in carico il compito di amministrare Jevlen. Allo scopo di stimolare l'iniziativa e la vita della popolazione locale, Jevex viene spento. La società di Jevlen precipita però nel chaos più totale; da un lato schiere di abitanti completamenti persi, intontiti con strutture e servizi che senza Jevex cadono in rovina; dall'altro culti pseudo-religiosi che si scontrano tra loro guidati da profeti invasati. Garuth, cui è stata affidata l'amministrazione planeteria, decide così di chiedere nuovamente aiuto ai terrestri, a Victor Hunt in particolare. Grazie ad altri membri della spedizione umana che affiancano Hunt e l'inseparabile Danchekker, emerge un lato fino a quel momento opaco dell'utilizzo delle potenzialità di strumenti come Visar e Jevex: la possibilità di creare e immergersi in simulazioni indinstinguibili dalla realtà rappresenta infatti per gli umani una droga irresistibile di escapismo, specialmente se congiunta con la possibilità per le intelligenze artificiali di sondare i desideri e le pulsioni dell'inconscio. Questo spiega la letargia e la disperazione in cui sono caduti tanti Jevlenesi, una volta che Jevex è stato spento. Ma un'altra, ancora più grande scoperta viene fatta in seguito, una volta che gli scienziati giungono sul pianeta. Quello che emerge è come l'hardware di Jevex fosse stato, millenni prima, spostato segretamente su un altro pianeta disabitato del sistema solare Jevlenese, di nome Uttan, per sottrarlo al controllo Thurieno. Qui, cresciuto a dismisura, Jevex ha dato alla luce una sorta di universo in miniatura, l'Entoverse, nei suoi stessi circuiti energetici. Entità coscienti abitano Entoverse, un mondo all'apparenza umano ma dominato dalla magia e dove le basi del pensiero scientifico sono negate. La connessione a Jevex da parte degli umani permette a queste entità, gli Ent, di abbandonare l'Entoverse e di prendere possesso del corpo dell'umano connesso, ascendendo così alla realtà. In un mondo completamente diverso da quello da cui provengono, molti di essi crollano, ma coloro che sopravvivono, gli ayatollah, divengono i fondatori e gli agitatori religiosi di Jevex e, forse, coloro che hanno fomentato la degenerazione della società Jevlenese e i sabotaggi della Terra. Hunt e gli altri del gruppo riescono a fermare il piano finale di Eubeleus, l'ultimo dei leader religiosi provenienti da Entoverse, impedendo che la riattivazione di Jevex permetta a tutti i suoi accoliti di prendere possesso di un corpo Jevlenese.

MISSIONE SU MINERVA: 2033: Victor Hunt riceve una chiamata dalla versione di sè stesso di un universo parallelo. Scienziati terrestri e thurieni collaborano allo studio del Multiverso fino a riuscire a comunicare con gli universi paralleli. Su spinta dei leader thurieni desiderosi di capire come l'umanità potesse evolversi senza il disastro iniziale avvenuto su Minerva, viene organizzata una missione a bordo della Shaperion verso Minerva, appena primo dello scoppio del devastante conflitto finale tra Lambiani e Ceriani. Al termine della pseudoguerra il leader dei Jevlenesi, Imares Broghuilio, con la sua flotta di cinque navi sono svaniti in un tunnel spaziotemporale che li ha riportati proprio su Minerva a quel tempo. Broghuillo è uno dei maggiori responsabili dello scoppio del conflitto finale tra Lambiani e Ceriani, assumendo poco dopo il suo arrivo il comando supremo di Lambia col nome di Zargon. La spedizione della Shaperion è consapevole di tutto questo ma pensa di essere in anticipo rispetto a Broghuillo perchè non viene captato alcun segnale nemico ma la sonda Jevlenese è soltanto in stand-by, in riparazione. I tentativi di contatto della missione della Shaperion verso i leader di Lambia sono così vanificati. Il principe ereditario Freskel-Gar imprigiona Hunt e gli altri, preallertato da Broghuillo, mentre è in corso un'operazione segreta, denominata Cappelliera, per l'uccisione del re di Lambia e del leader Ceriano, che finalmente stanno venendo ad accordi pacifici. Zorac è impossibilitato ad agire per timore di ritorsioni verso i suoi amici fatti prigionieri ma riesce comunque ad avvertire i Ceriani del piano segreto di Freskel-Gar, mentre Broghuillo e i suoi vengono eliminati da questo ramo del multiverso sfruttando la tecnologia che permette di muoversi all'interno delle realtà parallele. In questa maniera si crea una nuova realtà alternativa dove Minerva non viene distrutta dal conflitto e dove Lambiani e Ceriani inaugurano una lunga era di pace e prosperità.