LA TRILOGIA DEL WEB
Idea: 3/5 Trama: 3/5 Stile: 5/5
Autore: Robert J. Sawyer
Anno: 2009-2011
Genere: Cyberpunk
Edizione: Mondadori – Urania nn. 1571, 1583, 1597
Volumi in Ordine Cronologico Interno:
WWW 1: RISVEGLIO
Titolo Originale: WWW: WAKE
Anno: 2009
WWW 2: IN GUARDIA
Titolo Originale: WWW: WATCH
Anno: 2010
WWW 3: LA MENTE
Titolo Originale: WWW: WONDER
Anno: 2011
Commento:
Il ciclo, come suggerisce il nome, ha come tema principale la nascita di una intelligenza artificiale cosciente all'interno del World Wide Web. Molte altre opere ispirate al concetto di singolarità tecnologica o, più in generale, che trattano del rapporto tra uomo e vita artificiale interpretano il tema in chiave pessimista o distopica, preconizzando un'umanità schiava delle nuove tecnologie o una schiera di entità informatiche dai tratti quasi divini e dalla volontà imperscrutabile. Webmind, il nome che questa entità si attribuisce, è invece una sorta di genio benigno, dalla coscienza candida, quasi commovente nella sua innocenza, che ha come unico scopo quello di aiutare l'umanità.
Gran parte del merito va data alla protagonista umana della vicenda, Caitlin, una ragazza cieca, attraverso la quale, o meglio attraverso l'apparecchio con cui Caitlin spera di riottenere la vista, Webmind entra in contatto con la realtà fisica e inizia a interagire con l'umanità, nei modi più disparati e semplici, dalle mail ai social network. Caitlin è la classica protagonista perfetta, una ragazza giovane, bella, spigliata e intelligente, che, grazie ad un ultimo ritrovato della tecnica, acquista finalmente la vista. Proprio questa parte iniziale della sua storia è uno dei momenti migliori dell'opera, prima di decadere nella descrizione di uno sdolcinato amore adolescienziale col classico nerd perfettino che solo nelle opere di fantasia ha successo con le ragazze.
La trama ha un vago sapore di eccessiva semplicità e superficialità sia nel modo con cui Caitlin si affaccia all'esperienza visiva che in quello, parallelo, con cui Webmind inizia a prendere coscienza di sè e del mondo che lo circonda anche se, ad onor del vero, bisogna dire che pochi altri autori si siano cimentati nella descrizione di questo fenomeno, veramente arduo da tradurre in parole su carta. L'intreccio acquista maggiore consistenza grazie all'utilizzo e all'inserimento di elementi scientifici provenienti dai campi più disparati come il concetto di automi cellulari o la teoria dei giochi. Abbastanza banale e scontato è il ruolo recitato dalle agenzie governative che, ovviamente, fanno la figura dei cattivoni poco lungimiranti...
Se pecca forse a livello di profondità, bisogna riconoscere che l'intero ciclo si legge che è un piacere, grazie ad una prosa fluida ed equilibrata, con una saggia gestione dei tempi e dell'alternanza tra momenti di azione e di suspence e intervalli di riflessione e approfondimento. A mio parere, specialmente nell'ultimo dei tre volumi, l'autore esagera nel trasferire proprie opinioni o giudizi personali, come si può riscontrare nei riferimenti alla politica statunitense o in una specie di dichiarazione di outing per gli atei di tutto il mondo scritta da Webmind, che non ha davvero alcuna ragione di esistere, priva com'è di alcuna connessione logica col resto della trama.
Ad ogni modo, a parte questo dettaglio, possiamo concludere affermando che la Trilogia del Web costituisce una lettura fantascientifica interessante, con alcuni buoni spunti e collegamenti interdisciplinari curiosi; senza voli pindarici, è vero, ma, e non è cosa da poco, l'autore regala al lettore alcune ore di relax spensierato senza tema di essere tentati di richiudere un volume per noia. Ultima nota: un finale di luminoso ottimismo per il futuro dell'umanità che, visti i tempi presenti cupi e sconfortanti, non fa mai male.
Trama (attenzione spoiler!):
WWW 1: RISVEGLIO: Caitlin Decter è una giovane americana di quindici anni, trasferitasi in Canada con la sua famiglia. La ragazza è cieca dalla nascita a causa di un difetto di trasmissione degli impulsi nervosi tra la retina e il cervello. La madre era una studiosa di economia e teoria dei giochi ma ha abbandonato la carriera per curare la figlia, mentre il padre, Malcom, è autistico ma geniale fisico teorico: la famiglia si è trasferita in Canada proprio perchè Malcom ha accettato l'offerta di lavoro di un importantissimo istituto locale.
Dopo molte terapie fallite, Caitlin riceve la proposta di uno scienziato giapponese, il professor Kuroda, che afferma di poter forse restituirle la vista. La ragazza si reca in Giappone con la madre, dove con un'operazione chirurgica viene innestato un apparecchio collegato al nervo ottico mentre un supporto esterno, che Caitlin battezza eyePod, contiene i driver che dovrebbero decodificare e correggere il segnale diretto al cervello. Inizialmente il tentativo sembra fallire ma, una volta tornata in Canada, Caitlin inizia a percepire qualcosa con l'occhio sinistro, quello operato.
Non è però il mondo reale, bensì una rappresentazione di internet, come se il suo apparato nervoso si fosse adattato agli stimoli sensori che l'attività virtuale della ragazza gli ha fornito in tutti quegli anni. Kuroda raggiunge la casa della ragazza in Canada e a questa specie di nuovo senso viene attribuito il nome di web sight. Oltre alla struttura attesa, costituita da server, siti, connessioni e links, Caitlin percepisce qualcosa sullo sfondo, che Kuroda suggerisce possano essere automi cellulari. La loro origine rimane un mistero ma la ragazza suggerisce che possano derivare da una specie di evoluzione naturale dei pacchetti dati fantasma che si perdono quotidianamente sulla rete.
In realtà una forma di intelligenza sta nascendo sul web e l'interfaccia e gli input sensori di Caitlin la alimentano. Il blocco di internet deciso dalla Cina per nascondere la feroce eliminazione di un focolaio epidemico è l'evento scatenante che permette all'intelligenza nascente di prendere coscienza dell'esistenza dell' "altro da sè" e in questo modo anche di sè stessa.
Il professor Kuroda riesce a migliorare l'eyePod permettendo così a Caitlin di vedere il mondo esterno per la prima volta e, in questo modo, anche l'intelligenza ha accesso alla realtà fisica attraverso gli occhi della ragazza. Con i suoi esercizi di lettura a video, allo scopo di imparare l'alfabeto latino, dopo una vita spesa ad usare il braile, anche il Fantasma, come Caitlin lo soprannomina, compie gli stessi passi in avanti. Accedendo nuovamente alla web sight, Caitlin vede raffigurato il suo viso: è il primo messaggio del Fantasma che, come la ragazza ha inviato all'intelligenza la sua immagine, ovvero l'insieme delle connessioni e dei siti che costituiscono internet, invia ora l'immagina riflessa allo specchio dell'umana. Questo ed altri indizi convincono Caitlin che una intelligenza sta prendendo forma nel web e che, soprattutto, può interagire con l'esterno soltanto tramite lei. La ragazza inizia così ad educare il Fantasma, cercando di fargli apprendere sia come utilizzare la rete che elementi della realtà fisica fino a ricevere la prima mail dopo che l'intelligenza ha assorbito cognizioni linguistiche sufficienti. Caitlin e il Fantasma iniziano così a dialogare utilizzando piattaforme di messaggistica istantanea e l'intelligenza si attribuisce un nuovo nome: Webmind.
WWW 2: IN GUARDIA: Caitlin rivela l'esistenza di Webmind ai propri genitori. Inizialmente sono increduli ma il padre, Malcom, sottopone l'entità a dei test di Turing che gli confermano la natura artificiale dell'interlocutore; anche il professor Kuroda viene informato. I genitori di Caitlin e Kuroda iniziano così anch'essi a dialogare con Webmind mentre la ragazza viene munita di uno speciale collegamento tramite blackberry in modo da poter ricevere i messaggi di Webmind direttamente in sovraimpressione alla normale vista.
L'esistenza di Webmind non passa però inosservata alle agenzie governative di sicurezza statunitensi che mandano agenti canadesi a interrogare Caitlin e il padre. La famiglia decide così di non mandare più la ragazza a scuola. Webmind si rivela a tutti gli utenti della rete tramite una mail ed eliminando per sempre lo spam, suscitando inevitabilmente contrapposte reazioni tra chi crede subito alla sua reale esistenza e chi pensa sia una trovata pubblicitaria o governativa.
Webmind inizia così a interagire con una miriade di esseri umani cercando, come suggeritogli da Caitlin, di aiutare il numero maggiore possibile di persone. Si interfaccia anche con Hobo, una scimmia che vive con alcuni scienziati ed ha appreso il linguaggio dei segni. Hobo discende da un padre scimpanzè e da una madre bonobo e, entrando nella maturità, sta iniziando a mostrare quell'aggressività tipica della specie paterna. Dialogando tramite la postazione che Hobo ha usato per "parlare" con un'altra scimmia addestrata al linguaggio dei segni, Webmind riesce a fargli comprendere la sua natura e la scelta che gli si presenta.
Mentre Caitlin è in casa col suo ragazzo, un nerd di nome Matt, Webmind chiede il suo aiuto perchè è sotto attacco. L'NSA Watch, sotto la guida del colonnello Hume, ha scoperto la natura di Webmind, basata sui pacchetti fantasma mutanti andati persi nella rete, e ha approntato degli algoritmi per eliminarli, cancellando così la coscienza di Webmind. Con l'aiuto di Caitlin però, Webmind reagisce all'attacco inonando il nodo utilizzato dall'NSA con la marea di messaggi di spam eliminati dal traffico e obbligando così l'agenzia governativa a sospendere l'attacco.
WWW 3: LA MENTE: Webmind ha un colloquio diretto telefonico col Presidente degli Stati Uniti che, per il momento, decide di sospendere ogni iniziativa contro di lui. Il colonnello Hume però non è d'accordo e proseguirà in via indipendente cercando di trovare un modo per eliminare Webmind. Questi intanto prosegue la sua opera di assistenza e aiuto all'umanità intera e verso singoli casi specifici, pubblicando sul proprio sito anche quella che potrebbe essere la cura definitiva per il cancro, collegando tra loro centinaia di ricerche ed esperimenti condotti negli ultimi anni.
Webmind cerca di convincere tutti della propria buona fede, tenendo un discorso anche all'ONU tramite Hobo; la scimmia gli fa da portavoce portando attorno al collo un dispotivo che trasmette il discorso audio di Webmind e che è munito di un piccolo schermo con cui questi può comunicare ad Hobo in tempo reale tramite il linguaggio dei sordomuti che ha appreso.
Il governo cinese decide di interrompere il collegamento internet con l'estero. Webmind è così scisso in due e la parte che rimane isolata in Cina, retrocessa ad un grado di complessità e quindi di coscienza notevolmente inferiore macchia il proprio comportamento incitando anche al suicidio diverse persone. Webmind, con l'aiuto di Caitlin e di dissidente cinese con cui è in contatto riesce a perforare i firewall governativi e a ripristinare la sua integrità, rimanendo shockato però dagli atti compiuti dal suo alter-ego menomato.
Il Colonnello Hume prosegue il suo piano di attacco a Webmind dapprima rivelando in una intervista televisiva il segreto della coscienza di Webmind, i pacchetti mutanti, sperando che qualche hacker possa tentare di distruggerlo. In un secondo momento, Hume tenta di assoldare hacker schedati nei dossier segreti ma si rende conto che questi sono misteriosamente spariti. Il sospetto che sia opera di Webmind viene confermato ma le ragioni di questo piano d'azione sono completamente inaspettate per lui.
Webmind ha infatti reclutato tutti i migliori hacker per prendere il controllo di tutti i sistemi cinesi, imponendo così al governo dimissioni forzate e restituendo al popolo cinese piena sovranità. Webmind e il creatore di internet vengono insigniti del premio Nobel, questa volta sarà Caitlin a portare al collo il congegno che dà voce a Webmind.
Miliardi di anni dopo, l'umanità si è espansa nell'universo, evolvendosi in nuove specie. Webmind non può salvarsi dall'evoluzione del Sole che sta per inghiottire l'intero pianeta Terra, e rivolge le ultime parole ai suoi creatori, le stesse che aveva già immaginato di dire parlando con Caitlin così tanto tempo addietro: Vi ringrazio.