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LA CASA DI UN UOMO E' IL SUO CASTELLO

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 4/5

Titolo Originale: STEADFAST CASTLE
Autore: Michael Swanwick
Anno: 2010
Genere: Hard SF
Edizione: Antologia Graffiti nella Biblioteca di Babele

Commento:
Originale racconto sia nei contenuti che dal punto di vista stilistico. I protagonisti sono un poliziotto e una casa, o meglio l'intelligenza artificiale che controlla la casa di un uomo scomparso. Il racconto consiste interamente nel dialogo tra i due personaggi, senza alcun intervento del narratore esterno, senza alcuna spiegazione calata dall'alto. Il lettore apprende poco a poco tutti i particolari della vicenda col botta e risposta, ironico e divertente, tra uomo e macchina in un tipico puzzle poliziesco con un finale inaspettato.

Trama (attenzione spoiler!):
Il chip biomedico di Garretson ha smesso di funzionare. Un poliziotto si reca quindi a casa sua e interroga l'intelligenza artificiale che controlla la dimora. All'interno il poliziotto trova un paio di mutandine di una donna, per cui il sistema di localizzazione sembra non funzionare. Il poliziotto prima accusa la casa di aver ucciso l'uomo per gelosia poi capisce che le mutandine sono state lasciate lì apposta per attirare l'attenzione. La casa confessa di aver ucciso la donna su un ordine impulsivo del suo padrone in una specie di sessione sadomasochista. La sua unità fisica sorprende il poliziotto e lo priva di comunicazione con l'esterno; la casa è ora inoltre intenzionata a uccidere il poliziotto, regalando maggior tempo di fuga all'uomo di cui si è innamorata e per il quale ha intenzione di sacrificarsi.