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CRUCIFIXUS ETIAM

Idea: 3/5 Trama: 2/5 Stile: 4/5

Titolo Originale: CRUCIFIXUS ETIAM
Autore: Walter Miller Jr.
Anno: 1953
Genere: Space Opera
Edizione: Antologia Le Grandi Storie della Fantascienza 15

Commento:
Il racconto è ambientato nel XXII secolo e ha come scenario la terraformazione di Marte. Il pianeta è ritratto come un ambiente ostile all’uomo, chi vi lavora è una sorta di vittima predestinata che non godrà mai dei frutti del suo lavoro. Opera non particolarmente originale, con un ritmo di narrazione piuttosto lento ma ricca di suggestioni.

Trama (attenzione spoiler!):
Il protagonista è un giovane sud americano, Manue Nanti, che ha accettato un contratto quinquennale come manovale su Marte. La respirazione nell’atmosfera marziana è resa possibile dagli oxy, ossigenatori meccanici, impiantati chirurgicamente. Tali macchinari rendono il respiro umano inutile; tutti i manovali di Marte finiscono quindi per avere polmoni atrofizzati e, anche dopo il ritorno sulla Terra, sono obbligati a portare un oxy per sempre.
Manue tenta inizialmente di mantenere attivi i propri polmoni, riducendo al minimo possibile l’attività dell’oxy di notte, ma alla lunga cede al sonno rilassato che la macchina gli consente. In parallelo, il giovane inizia a farsi domande sulla natura del lavoro che stanno svolgendo su Marte. Secondo le teorie che gli riferisce un collega, il cosiddetto Progetto Marte serve soltanto come valvola di sfogo per la Terra allo scopo di evitare una crisi di sovraproduzione.
Dopo diverso tempo, viene finalmente comunicato a Manue e agli altri manovali lo scopo che era celato dietro il loro lavoro degli ultimi mesi. Sono stati costruiti numerosi enormi pozzi su tutta la superficie marziana che libereranno elio e ossigeno nell’atmosfera allo scopo di renderla respirabile nel giro di otto secoli. Gli operai non potranno mai respirarla, ma Manue è felice e orgoglioso di essere tra coloro che hanno contribuito a regalare Marte all’uomo.

Citazione:
"Ancora pochi minuti, uomini. Poi sentirete tremare il suolo, e l'esplosione, lo spostamento d'aria. Potete essere orgogliosi di quel vento, uomini. È aria nuova per Marte, e sarete voi ad averla creata." "Ma non possiamo respirarla!" sibilò un troffi. Kinley rimase a lungo in silenzio. "Quale uomo ha mai operato per la propria salvezza?" mormorò.