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GIU' NEL PALEOZOICO

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: HAWKSBILL STATION
Autore: Robert Silverberg
Anno: 1967
Genere: Viaggi nel Tempo / Realtà Parallele
Edizione: Antologia Buone Notizie dal Vaticano

Commento:
Agli inizi del terzo millennio, un governo "conservatore" spedisce in esilio dissidenti di sinistra... un esilio perpetuo, da cui non si può tornare: i nemici del regime vengono infatti mandati indietro nel tempo, direttamente nel Paleozoico, due miliardi di anni fa, in una Terra brulla e disabitata, con la sola compagnia di trilobiti e pochi altri organismi marini. Gli esiliati tengono a malapena in piedi una piccola comunità, sull'orlo della psicosci generalizzata, grazie agli sforzi soprattutto del loro capo, Barret... l'ultimo prigioniero arrivato porta con sè però una grande novità che cambierà tutto. Il racconto lungo ha un'ambientazione originale e affascinante, la trama parte bene ma subisce un'evoluzione eccessivamente prevedibile e semplicistica.

Trama (attenzione spoiler!):
La stazione Hawksbill raccoglie oltre un centinaio di prigionieri politici mandati in esilio nel lontano passato della Terra, grazie ad un viaggio nel tempo di sola andata attraverso un apparecchio soprannominato il Martello. Non esistono contatti con il futuro ma i governanti spediscono, oltre che nuovi prigionieri, e con buona regolarità, anche aiuti sotto forma di alimenti e macchinari. Quasi tutti i prigionieri sono studiosi di economia e hanno una formazione di sinistra radicale e cercano di trovare occupazioni con cui passare il tempo.
La routine viene interrotta dall'arrivo di un nuovo prigioniero, molto più giovane della media: Lew Hahn. Anch'egli si professa un economista dissidente ma risponde alle molteplici domande degli altri prigionieri sempre in maniera evasiva e senza dare alcuna reale informazione sul futuro da cui proviene. Nei giorni seguenti alcuni prigionieri, insospettiti, trovano delle carte nella sua branda che provano come in realtà Lew Hahn sia una spia e stia redigendo una relazione dettagliata sulla stazione.
Scoperto dopo aver utilizzato la macchina del tempo per tornare a riferire ai propri superiori e messo alle strette, Hahn confessa: in realtà egli è un poliziotto inviato dal nuovo governo rivoluzionario per esaminare la situazione e organizzare la liberazione dei prigionieri. Tutti sembrano essere ansiosi di tornare finalmente a casa tranne Barrett, il leader della comunità, che non vuole distaccarsi da quello che è ormai è diventato il suo regno. Egli si offre così come volontario per continuare a gestire la stazione che rimarrà aperta sia per scopi scientifici per che assistere coloro che ormai non sono più in grado di affrontare il ritorno al presente.