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HOLMES SHERLOCK: UN MISTERO HWARHATH

Idea: 3/5 Trama: 1/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: HOLMES SHERLOCK: A HWARHATH MYSTERY
Autore: Eleanor Arnason
Anno: 2012
Genere: Xeno SF
Edizione: Antologia Il Futuro di Vetro e Altri Racconti

Commento:
Il racconto rovescia l'usuale prospettiva cui il lettore è probabilmente abituato, immaginando come opere letterarie umane, in particolare in questo caso quelle del popolare detective Sherlock Holmes, possono essere interpretate da una razza aliena.
Gli Hwarhath sono esseri umanoidi fisicamente molto simili, almeno all'apparenza, all'uomo. I loro due sessi però vivono esistenze completamente separate e le unioni sono strettamente omosessuali: l'eterosessualità è considerata una perversione.
La protagonista è una donna Hwarhath che si occupa per l'appunto di tradurre opere letterarie terrestri, tra cui quelle che hanno come protagonista il famoso investigatore; questa volta però dovrà essere lei a risolvere l'enigma di una misteriosa scomparsa.
Interessante lo scenario alieno e l'introduzione della letteratura umana, la trama però è deficitaria, soprattutto per quanto concerne il suo lato "giallistico" con una risoluzione dell'enigma proposto alquanto banale e sbrigativa anche per un racconto. Inutile dire, poi, come il ribaltamento dei ruoli sociali dei modelli omo/eterosessuali sia un tema ormai fin troppo sfruttato.

Trama:
La protagonista del racconto è una donna Hwarhath, Amadi Kla, che per lavoro traduce opere letterarie terrestri. In particolare si è appassionata al personaggio di Sherlock Holmes e ai racconti investigativi di cui è protagonista. Quando una sua cugina viene a mancare in quello che sembra essere un suicidio, sua nonna, la matriarca della famiglia le chiede di investigare vista la sua familiarità con i misteri in modo da evitare gli scandali che sorgerebbero chiedendo l'intervento delle autorità.
La cugina mancante era una giovane appassionata di fotografia. Così Kla cerca nei dintorni di casa e scopre un piccolo avamposto militare custodito da due soli soldati, maschi come tutti i militari, che, quando Kla domanda loro se avevano mai visto la ragazza, negano di averla mai incontrata. Kla capisce, seguendo la logica di Sherlock Holmes, che i due mentono.
Così torna da loro, assieme a due altre corpulente parenti, e scopre che sua cugina è effettivamente all'interno dell'avamposto. Cosa ancora peggiore si viene a scoprire che la donna si è innamorata di uno dei due soldati e hanno addirittura concepito un bambino. La matriarca, scandalizzata dall'orrore del crimine perpetrato, propone alla giovane, come unica alternativa al pentimento, l'esilio forzato nella capitale mentre i due soldati saranno inviati nello spazio.