IN PARTIBUS INFIDELIUM
Idea: 5/5 Trama: 4/5 Stile: 4/5
Titolo Originale: IN PARTIBUS INFIDELIUM
Autore: Jacek Dukaj
Anno: 1997
Genere: FS Metafisica / Speculativa
Edizione: Antologia La Cattedrale
Commento:
Originale racconto che tratta il tema della compatibilità tra i dogmi e le istituzioni della Chiesa Cattolica e la scoperta di forme di vita aliene. Geniale, in particolare, la conclusione con un originale parallelo istituito tra la condizione dell'umanità nell'universo e l'accusa storicamente rivolta verso un popolo della Terra... Lettura assolutamente consigliata in particolare a tutti gli appassonati di fantascienza "religiosa".
Trama (attenzione spoiler!):
Gli Acquari sono stati la prima specie aliena intelligente convertitasi al Cristianesimo. Dopo di loro diverse altre specie aliene hanno seguito le medesime orme. L'invenzione dei singolatori ha permesso di rompere la barriera della velocità della luce così che cardinali alieni possono addirittura partecipare al Conclave mentre gli extraterrestri compongono ormai la gran maggioranza della popolazione Cattolica.
L'ultima specie aliena scoperta sono gli Spiriti, misteriosi esseri che vivono nelle distorsioni dello spazio-tempo. Questi esseri però sono del tutto privi di un corpo fisico, di una vera biologia, così l'umanità non ha riconosciuto loro lo status di "forma vivente". Nonostante questo gli Spiriti affermano di essere stati illuminati e si professano credenti in Cristo e con la loro tecnologia avanzatissima potrebbero portare la Buona Novella in ogni parte del Cosmo. Ma anche la Chiesa non li considera esseri viventi, dotati di anima, e il Papa ha chiesto loro di astenersi dal predicare ad altre specie.
In un colloquio con un vescovo cattolico, gli Spiriti tentano di far cambiare idea alla Chiesa ma, non riuscendoci, abbandonano la conversazione accusando l'uomo di essere stata l'umanità, la sua specie, ad uccidere Cristo.
Citazione:
[...] Perchè mai, per l'amor di Dio, negate il diritto di professare la vera fede proprio a noi? Non vorrete davvero considerare come categoria vlutativa ultima l'appartenenza a una certa razza?
- Sì - ringhiò il vescovo arrabbiato nonostante gli strepiti dei sinstati.
Il tipo dai capelli scuri voltò lo sguardo verso un satellite rosso del gigante che li stava giusto superando.
- Siete stati voi a crocifiggerLo - disse, dopodichè fece un inchino e sparì.
Di Ciena mandò un profondo sospiro; i sinstati, con l'immediata reazione degli impianti endocrini, avevano stabilizzato a livello ormonale l'organismo del vescovo uscito dal suo equilibrio. Non furono però in grado di ripristinare l'equilibrio della sua mente.
Mio Dio, mio Dio; gli umani sono gli Ebrei dello spazio. E' forse proprio questo il nostro destino?