NOI LA PENSIAMO DIVERSAMENTE
Idea: 4/5 Trama: 4/5 Stile: 4/5
Titolo Originale: WE SEE THINGS DIFFERENTLY
Autore: Bruce Sterling
Anno: 1990
Genere: Ucronia
Edizione: Antologia Millemondi Primavera 1996
Commento:
Il racconto è ambientato presumibilmente tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI secolo. Sterling ritrae un mondo multipolare derivante dalla caduta del colosso sovietico. In questa realtà parallela è una bomba nucleare, ad opera dei terroristi islamici del Fronte dei Martiri Afgani, ad avere distrutto Mosca e innescato il crollo dell'URSS. Gli Stati Uniti sono in grave crisi economica e politica, isolati da un lato dal patto di cooperazione tra Europa e Giappone e dall'altro dal nuovo Califfato Arabto che ha unito il mondo sunnita (in Iraq Saddam Hussein è caduto e il paese è stato spartito con l'Iran sciita).
Il protagonista, Sayyid, è arrivato negli USA come reporter di un grande giornale del Cairo con l'intento apparente di conoscere e intervistare l'ultima stella del rock&roll americano ma in realtà egli è un fedele suddito del Califfo, dedito alla causa fino alla morte...
Incredibile la lungimiranza visionaria di Sterling nel descrivere il mondo frammento del post crollo del muro, nell'anticipare il declino dell'occidente e il tema del terrorismo islamico. Il racconto ha un inizio abbastanza in sordina per poi svoltare completamente nelle ultime pagine regalando un finale inaspettato con un cambio di prospettiva che permette una diversa e più completa interpretazione delle azioni e delle riflessioni condotte dal protagonista narrante. Ottima lettura.
Trama (attenzione spoiler!):
Sayyid si reca negli Stati Uniti come giornalista del più importante giornale de Il Cairo con l'intenzione di intervistare il nuovo fenomeno rock americano Tom Boston. Sayyid orende alloggio nell'albergo del cantante e, tramite Valya Plisetskay, la moglie russa, riesce a ottenere un incontro. Durante l'intervista Sayyid offre a Tom della droga che è però in realtà un veleno, creato per procurargli il cancro. Sayyid, non è neanche questi a dire il vero il suo nome, è in realtà un terrorista, inviato appositamente dal Califfato per uccidere il cantante e dopo aver assolto questa missione si unirà alle file dei martiri che combattono per l'Islam nelle ex repubbliche sovietiche.
Citazione:
Era la vecchia storia della cosiddetta donna occidentale "liberata". Chiamano "schiavitù" l'abbigliamento semplice e modesto dell'Islam... e intanto spendono innumerevoli ore e milioni di dollari a impiastricciarsi. Si fanno crescere le unghie come se fossero artigli, costringono i piedi nelle scarpette con i tacchi a spillo, si fasciano i seni e i fianchi con indumenti elastici. Tutto per stuzzicare la libidine maschile.
L'Occidente aveva pezzettato il nostro mondo in tante colonie, e ci aveva sorriso di quel suo sorriso perfido, terribile e schizofrenico. Ci aveva detto di separare Dio dallo Stato, la Mente dal Corpo, la Ragione dalla Fede. Ci aveva fatti a pezzi.