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LA RUOTA DI SANTA CATERINA

Idea: 3/5 Trama: 2/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: THE CATHERINE WHEEL
Autore: Ian McDonald
Anno: 1991
Genere: Altro
Edizione: in appendice a Mondadori – Urania Collezione n.138 – Forbici Vince Carta Vince Pietra

Commento:
Il racconto si sviluppa su due binari paralleli che soltanto alla fine si ricongiungono in un finale che comunque comunque rimane aperto a molteplici interpretazioni.
Il primo binario è ambientato su Marte, in un tempo imprecisato dopo l'inizio della terraformazione ed ha come protagonista principale un treno, molto particolare. Il secondo filone della vicenda è invece ambientato sulla Terra dove una donna cerca di fuggire dal cupo presente che la circonda.
L'opera è suggestiva e ben scritta, la trama però è abbastanza labile e lascia troppi quesiti ancora senza risposta.

Trama (attenzione spoiler!):
Kathy è disgustata dal mondo che la circonda, che sembra essere preda di una folle decadenza. Per questo rifiuta di curare in alcuna misura il proprio corpo, trovando un'estasi spirituale soltanto quando si collega mentalmente con i computer del Rotech, con i quali può manovrare direttamente le macchine che stanno terraformando il pianeta Marte. Desiderosa di tagliare i legami con il mondo fisico per rimanere per sempre nello spirito delle macchine Kathy arriva a suicidarsi dopo essere entrata in collegamento con il Rotech.
Molti anni dopo, su Marte, i coloni rivivono, in una specie di celebrazione, il miracolo di Nostra Signora di Tharsis, quando un aveottero ha salvato una locomotiva, la Caterina di Tharsis, i cui motori nucleari stavano per esplodere. Alcuni adorano questa Santa, ma lei è in realtà una santa delle macchine, non degli uomini...