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SPEDIZIONE NELLE BASSETERRE

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: THE LOWLAND EXPEDITION
Autore: Stephen Baxter
Anno: 2006
Genere: FS PostUmana
Edizione: Antologia Controrealtà

Commento:
Il racconto è ambientato sulla Vecchia Terra: in quello che sembra essere il classico scenario di un pianeta trasformato, secoli o millenni dopo una guerra tecnologica. La caratteristica principale del nuovo ambiente venutosi a creare è la stratificazione del tempo: all'aumentare dell'altitudine il tempo scorre più velocemente. La civiltà umana abita ora nell'Altopiano: una prima spedizione è partita all'esplorazione delle misteriose Basseterre, imprigionate nel rosso, nel tempo lento...

Trama (attenzione spoiler!):
I Filosofi, gli studiosi dell'Altopiano, hanno organizzato la prima spedizione verso le misteriose Basseterre. La protagonista principale del racconto è Enna, la figlia di Bayle, il capo dei Filosofi e organizzatore della Spedizione. Molteplici sono i suoi obiettivi: trovare i misteriosi abitanti delle Basseterre, indagare sulle cause di misteriosi fenomeni naturali e, soprattutto, sanare l'eterna lotta tra Meccanisti e Creazionisti.
A bordo di una mongolfiera, nei brevi turni concessi a ciascuno per evitare pericolosi strappi temporali dovuti alla stratificazione, Enna è la prima ad avvistare una misteriosa città. La spedizione la raggiunge e entra tra inquietanti e giganteschi edifici... da subito Enna è insospettita dall'aspetto della città e soprattutto da Sila, la donna straniera che viene ritrovata. Dopo la prima notte trascorsa accampanti nella città, alcune persone sembrano disperse ed Enna è convinta che le costruzioni si siano mosse... tenta di avere un colloquio con suo padre ma egli è impegnato con Sila. Durante la cena ufficiale che si celebra quella stessa sera, Bayle annuncia la decisione di fare della città la propria casa e rifiuta ancora di parlare con la figlia, rimandando il loro incontro al mattino dopo.
Il giorno dopo, la città ha mutato ancora aspetto e il palazzo dove alloggiava Bayle ha porte e finestre sigillate. Enna incontra Sila che conferma i suoi sinistri presagi: i palazzi della città sono creature vive e consumano carne, la loro strana disposizione, che rende la città così innaturale, è dovuta alla lotta per la luce di cui si nutrono. Enna riesce a salvare suo padre, facendo coprire con i teloni delle mongolfiere il palazzo e costringendolo così alla fuga; Bayle esce tra gli sbuffi d'acido che stavano per digerirlo.
Gli edifici sono il lascito di una tecnologia avanzatissima, sfuggita al controllo e modificata dal tempo: creati inizialmente come dimore intelligenti in grado di utilizzare la luce a fini energetici e di riciclare i rifiuti, dopo l'abbandono dell'uomo, si sono organizzati in gruppi in modo da fingersi come città e rifugi sicuri per i pochi incauti; vengono aiutati da Sila, l'esempio di una perversa simbiosi uomo-macchina.
Menter anche gli altri edifici stanno lasciando il suolo, Bayle annuncia la decisione di continuare la spedizione e dà, finalmente, l'approvazione a Enna per il suo fidanzato Toom: sono loro il futuro della sua gente, coloro che dovranno costruire una nuova casa.