TEMPO COMUNE
Idea: 5/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5
Titolo Originale: COMMON TIME
Autore: James Blish
Anno: 1953
Genere: Space Opera
Edizione: Antologia Le Grandi Storie della Fantascienza 15
Commento:
Racconto basato su un'idea originale e interessante, la distorsione tra tempo oggettivo e soggettivo, che però deraglia verso un intreccio abbastanza involuto e, a tratti, privo di un apparente filo logico...
Trama (attenzione spoiler!):
Garrard è al comando di una nave sperimentale diretta verso Alpha Centauri, dopo il fallimento di due test precedenti. La nave è dotata di un motore ad iperpropulsione ideato dallo scienziato Haertel che le dovrebbe permettere di raggiungere una velocità di gran lunga superiore a quella della luce.
Al suo risveglio dall'animazione sospesa, Garrard si ritrova però con una percezione soggettiva del tempo completamente sfasata. Ogni secondo della nave corrispondono a circa due ore del suo tempo soggettivo, i suoi muscoli o le stesse reazioni endocrine sono quindi in evidente ritardo rispetto ai suoi comandi mentali; Garrard calcola che, a quel ritmo, il viaggio durerà per lui ben seimila anni. Ma, in poco tempo, le cose si ribaltano e il suo metabolismo decelera costantemente fino a farlo precipitare in uno stato di pseudo-morte.
>Garrard si risveglia nei pressi di Alpha Centauri, dove viene a contatto con delle stranissime creature aliene, di cui misteriosamente l'uomo sembra comprendere sia il linguaggio che la struttura dei ragionamenti e il modo di pensare quasi che avesse assorbito l'intera mentalità aliena.
Garrard torna successivamente sulla Terra, affrontando nuovamente il viaggio nello stato di pseudo-morte. Arrivato a casa, non riesce più a focalizzare i dettagli del suo incontro con gli alieni ma gli rimane la sensazione di aver perduto qualcosa e si offre subito volontario per il volo successivo.