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LA BALLATA DI BETA-2

Idea: 4/5 Trama: 2/5 Stile: 3/5

 

Titolo Originale: THE BALLAD OF BETA-2
Autore: Samuel R. Delany
Anno: 1965
Genere: FS Sociologica
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.148

 

 

Commento:
Il romanzo è ambientato in uno scenario futuribile abbastanza classico che vede l'umanità espandersi nell'universo grazie alla scoperta del viaggio a velocità trans-luminari. Prima di questa rivoluzionaria scoperta però un gruppo di astronavi generazionali aveva fatto in tempo ad essere realizzata e partire verso quella che doveva essere la prima colonia umana.
Arrivati finalmente a destinazione, i superstiti dei discendenti di questi pioneri hanno trovato il pianeta già occupato. Quello che è stato in seguito rinominato come Il "Popolo delle Stelle" è rimasto così chiuso nelle proprie astronavi, separato dal resto dell'umanità. Una comunità avvolta nel mistero, le cui uniche testimonianze e notizie sono rintracciabili in una raccolta di ballate folkloristiche, apparentemente senza alcun nesso con la realtà.
L'artificio narrativo con cui l'autore inaugura l'esplorazione della storia del "Popolo delle Stelle" è la ricerca commissionata ad uno studente, Joneny, che si vede assegnata una ricerca sulle radici storiche di una di queste ballate. Esplorando le misteriose astronavi, Joneny scoprirà verità insospettabili e farà un incontro al limite dell'incredibile...
L'opera si segnala principalmente per l'impianto concettuale e ideale su cui è costruita, una sorta di trasposizione narrativa della ricerca antropologica e sociale, basata su temi quali la costruzione dei miti religiosi, l'evoluzione del linguaggio e del vocabolario, l'esame dei documenti, interconnessi con topos classici della fantascienza come possono essere la degenerazione dei costumi sociali a bordo delle astronavi generazionali e i misteri del cosmo in senso lato.
Mano a mano che l'indagine di Joneny procede, prendono sempre più importanza gli elementi religiosi; l'autore allude chiaramente ad alcuni dogmi cristiani, reinterpretandoli e inserendoli all'interno di un intreccio che alla fine non risulta convincente al cento per cento anche perchè ricostruito a spizzichi e bocconi con diversi flash back che consento di gettare solo uno scorcio sull'intera vicenda.
Nel complesso una lettura comunque certamente interessante e originale; forse la brevità (ai limiti del romanzo breve), che in molti casi si rivela una dote, in questo ha costituito più un limite che un vantaggio.

Trama:
Joneny, incaricato di indagare sull'origine della Ballata di Beta-2, una delle astronavi i cui occupanti sono misteriosamente scomparsi, si reca sul posto e riesce a ricostruire la storia del "Popolo delle Stelle", oltre che a fare particolari incontri.
Durante le prime generazioni il viaggio proseguì senza intoppi mentre alcune parole iniziavano ad assumere un nuovo significato: le astronavi erano chiamate "città" mentre lo spazio esterno "deserto". Più avanti, invece, emerse una sorta di fanatismo che prevedeva l'assoluto rispetto della Norma, una lista di valori medi previsti per ogni tipo di misurazione (altezza, intelligenza etc...), in nome della conservazione dell'umanità originaria. In questa fase assunsero sempre più importanza i Giudici, coloro ai quali spettava prendere quel tipo di decisioni, a discapito dei capitani delle navi.
I condannati venivano uccisi presso il Capo della Morte dal boia dell'astronave. I Monocoli, i diversi, presero allora a ritirarsi nelle zone delle navi in assenza di gravità artificiale per sfuggire alla cattura, formando delle specie di ghetti, e diventando via via sempre più indispensabili alla vita delle astronavi dato che il resto della popolazione diventava sempre più succube dei Giudici e dei rituali, assurdi riti pseudo-religiosi.
E' in questo contesto che emerse una nuova minaccia che sembrava poter distruggere le navi una ad una. La coraggiosa capitana Leela della nave Beta-2 ricevette la richiesta di aiuto proveniente da Sigma-9 e si recò là per dare aiuto. Lì venne in contatto con una forma di vita aliena, la responsabile inconsapevole della distruzione di Sigma-9 e dell'uccisione dei suoi abitanti, il Distruttore. Questo alieno aveva sempre e solo conosciuto la solitudine ma se ne potè rendere conto solo in quel momento; entrando in comunicazione con Leela si fuse con lei più profondamente, mettendola in cinta.
Leela, tornata bordo della Beta-2 fu condannata a morte per violazione della Norma dato che tutti gli abitanti delle astronavi erano sterili e i figli potevano essere cresciuti solo artificialmente, nel Mercato. Il figlio di Leela e del Distruttore fu comunque salvato ed è lui stesso che Joneny scopre e con cui parla una volta entrato nell'astronave. Con il potete di leggere la mente e di poter eseguire altre strane manipolazioni del tempo, il figlio del Distruttore e i suoi fratelli creati in seguito potranno costituire il tramite dell'umanità nel contatto con altre specie aliene.

Citazione:
Camminò tra i cancelli e i bimbi gridarono,
Camminò nel mercato e le voci morirono,
Camminò oltre il tribunal e il giudice in silenzio,
Camminò fino alla cima di Capo di Morte.