CREATURA DEL FUOCO
Idea: 3/5 Trama: 2/5 Stile: 3/5
Titolo Originale: THE FIRE WORM
Autore: Ian Watson
Anno: 1988
Genere: Innerspace SF
Edizione: Mondadori – Urania n. 1599
Commento:
Succede, in un'opera così ricca di contenuti, che lo stesso lettore si possa perdere tra i meandri del tempo e della propria psiche e, alla fine, sentirsi in qualche modo parte in causa dei fatti della storia raccontata da Ian Watson e della storia del genere umano nella sua totalità. Probabilmente, del resto, deve essere proprio questo lo scopo dell'autore, Ian Watson, che non a caso sceglie come protagonista del suo libro uno scrittore.
Uno scrittore che sia, allo stesso tempo, una specie di Dottor Jekyll e Mister Hyde. Jack Cannon, il popolare scrittore di romanzi horror, infatti altri non è che lo pseudonimo dello psichiatra John Cunningham e, se vogliamo, pure di più: una vera e propria seconda identità indipendente, slegata da quella originale e anzi capace di prenderne il sopravvento.
L'elemento più tipico dei romanzi horror, quello "spaventoso", del resto permea l'atmosfera di tutto il romanzo. A partire dall'ambientazione, solo accennata, in un mondo cupo e a suo modo post-apocalittico, dopo essere stato devastato moralmente da l'AIDS; secondariamente dalla presenza simbolica, ma allo stesso tempo così concreta, della creatura di Lambton, il verme, nato dagli esperimenti dell'alchimista Raimondo Lullo.
Come sottovalutare, infine, i viaggi nel tempo che lo psichiatra John Cunningham compie attraverso la psiche e i ricordi delle vite precedenti dei suoi pazienti? Viaggi attraverso i quali conoscerà il vero e proprio orrore, il grande spavento generato dalla comprensione e l'analisi e introspezione psicologica dell'uomo.
Trama (attenzione spoiler!):
Siamo in un futuro non troppo lontano, dove l'AIDS ha alla fine condizionato in modo pure troppo severo le strutture della società e dove lo psichiatra John Cunningham sottopone i propri pazienti a una terapia molto particolare e attraverso la quale spedisce questi indietro nel tempo, facendo rivivere loro quelle che dovrebbero essere state le loro vite precedenti.
Allo stesso tempo, John ha una seconda identità, quella di Jack Cannon, popolare scrittore di romanzi horror, che attinge, per i contenuti delle sue storie, agli stessi resoconti e esperienze vissute dai propri pazienti sotto terapia. Naturalmente tiene la sua seconda identità nascosta e in qualche modo completamente separata da quella sua originaria, fino a causare un vero e proprio sdoppiamento di identità che abbia dei tratti tipicamente schizofrenici.
Durante una di queste terapie, John lavora su un paziente, Tony Smith, le cui vicende lo costringeranno inevitabilmente a fare incontrare le sue due identità. Comincia così un viaggio spaventoso a ritroso nel tempo e nelle diverse esistenze passate di Tony, che lo porterà a scontrarsi con l'esistenza de il verme di fuoco, la creatura di Lambton, mostro che in qualche modo rappresenti simbolicamente lo stesso virus dell'HIV.
Una catena storica di orrori nella quale, alla fine, finirà nell'essere coinvolto lo stesso John con conseguenze spaventose anche per se stesso, rinnovando così questa tradizione mostruosa, apparentemente impossibile da spezzare.
Scheda realizzata da: sotomayor