IL GREGGE ALZA LA TESTA
Idea: 5/5 Trama: 3/5 Stile: 4/5
Titolo Originale: THE SHEEP LOOK UP
Autore: John Brunner
Anno: 1972
Genere: FS Sociologica
Edizione: Editrice Nord – SF Narrativa d'Anticipazione n.4
Commento:
Dopo aver tratteggiato in Tutti a Zanzibar un pianeta sconvolto dall’esplosione demografica, in quest’opera Brunner si concentra sul degrado ambientale. Il romanzo è ambientato in massima parte negli Stati Uniti di un futuro (ormai passato) 1983.
Lo scenario ritratto è terrificante. L’inquinamento atmosferico ha raggiunto livello tali che, nelle grandi città, è indispensabile usare maschere munite di particolari filtri per respirare mentre pericolose piogge acide sono in grado di rovinare abiti e tessuti organici. Strati di plastica, carta e altra immondizia coprono i mari da cui si leva un fetore insopportabile (il Mediterraneo è ormai morto, decine di migliaia di abitanti dell’Italia del sud che vivevano di pesca provano ad emigrare); gli Americani sono costretti ad andare in vacanza sui monti del Colorado dove ancora si può respirare liberamente. Anni di uso indiscriminato di pesticidi e agenti chimici hanno reso batteri e insetti sempre più resistenti, ampie fasce di popolazione si ritrovano condannate a convivere con topi, pulci, pidocchi refrattari ad ogni trattamento mentre epidemie di vecchie e nuove malattie colpiscono centinaia di migliaia di persone.
Mentre la maggioranza della popolazione rimane passiva e accetta supinamente il degrado dell’ambiente e della propria vita, un gruppo di estremisti, che ricordano un po' gli hippie, tentano di vivere in comuni autosufficienti. Prendono il nome di “Trainiti” da Austin Train, uno studioso tra i primi a denunciare con forza i problemi ecologici e sociali. Gruppetti più violenti si macchiano anche di atti di forte protesta e vandalismo, disegnando dappertutto il logo del teschio con l'ossa in croce e il motto “Ferma, mi uccidi”.
Per la prima volta dall’industrializzazione, la speranza di vita della popolazione americana è in netta decrescita così come, alcuni studi lo dimostrano, il suo quoziente intellettivo medio, plausibilmente il tutto dovuto al degrado delle condizioni di vita e dell’alimentazione. Simbolo di questa parabola discendente è il Presidente che compare nel romanzo con periodici ed esilaranti (sicuramente tra le migliori trovate dell’intera opera) virgolettati di puro populismo da bar, di patriottismo spicciolo e ottuso. Secondo Train, inconsciamente gli Americani, con lo stesso istinto di una popolazione animale che si ritrova in un ambiente degradato e privato delle necessarie risorse, sentono la necessità di limitarsi, contenersi. Da qui il calo delle nascite e allo stesso tempo una certa paura, avversione per l’intelligenza, quasi rappresentasse una minaccia.
In questo contesto da incubo visionario, la classica goccia che fa traboccare il vaso, innescando reazioni a catena dalla portata inimmaginabile, è l’avvelenamento di una falda acquifera che trascinerà nel caos l’intera nazione. Il romanzo si chiude con l’osservazione sarcastica di uno scienziato che, tramite avanzate simulazioni informatiche, ci informa come l’unico modo per salvare la Terra consista nell’eliminare i 200 milioni di individui più nocivi (chiara l’allusione alla popolazione americana!).
Come in Tutti a Zanzibar, le vicende vengono narrate dal punto di vista di numerosi protagonisti e la narrazione classica è inframmezzata da notizie frammentarie, annunci, discorsi, slogan, pubblicità, tutti elementi atti a fornire al lettore una rappresentazione complessiva del mondo immaginato dall'autore. L'assenza di un vero e proprio filone principale rende, soprattutto all'inizio, un po' difficile seguire e comprendere appieno la sequenza degli avvenimenti. Solo nel finale, e in maniera forse un po' troppo affrettata, vengono chiarite le cause e i legami degli eventi narrati. Ciò detto, l'opera costituisce una lettura assolutamente consigliata, destinata ad impressionare il lettore per la sequela di immagini forti, vivide, che danno vita ad una descrizione dura, cruda, sicuramente portata agli eccessi ma comunque tristemente verosimile dell'abbruttimento parallelo dell'uomo e del mondo.
Trama (attenzione spoiler!):
Un veleno derivato dalla segale cornuta fabbricato per fini militari fu stoccato in fusti d'acciaio in una miniera abbandonata. Un terremoto causò la rottura di alcuni di questi fusti. Il contenuto del primo di essi ha inquinato la falda acquifera dello stabilimento idroponico Bamberley. Questo stabilimento è adibito dal proprietario Jaboc Bamberley alla produzione di Nutripon, aiuti alimentari portati nelle zone più bisognose del globo dall'agenzia umanitaria del Soccorso Globale. L'azione inquinante fa sì però che il cibo prodotto e inviato nell'ultima spedizione di aiuto postbellico a Norshi sia difettoso e addirittura porti alla follia gli abitanti del luogo. Da più parti sorgono quindi proteste e accuse verso gli Stati Uniti, accusati di avvelenare e uccidere popolazioni del Terzo Mondo. Parte della stessa partita finisce in Honduras causando disastri analoghi e scatenando una guerra. Un dipendente della Bamberley regala alcuni pezzi di Nutripon anche ad un suo amico, Decimus, amico di Austin Train, che muore.
Hugh, figlio adottivo di Jacob Bamberley, scappato di casa perchè convinto della colpevolezza del padre adottivo nella strage di Norshi, rapisce suo nipote chiedendo allo zio Roland come riscatto l'installazione gratuita di filtri per l'acqua. Aiutano Hugh alcuni suoi amici trainiti, tra cui uno dei tanti che si fa chiamare col vero nome di Train.
Roland non cede però al ricatto e suo figlio, ormai contagiato da numerose malattie dopo aver vissuto per anni in una specie di paradisiaco orto botanico col padre, viene rilasciato.
La falda inquinata serve anche la città di Denver. Così, anche i suoi abitanti vengono resi folli e l'intera città precipita nel caos mentre il governo è convinto che il tutto sia opera di un attacco batteriologico nemico. Ad un fantomatico nemico esterno viene anche imputata la creazione dei jigras, parassiti resistenti ad ogni trattamento chimico che stanno distruggendo la produzione agricola.
Train viene arrestato per il rapimento del figlio di Roland Bamberley mentre si stava preparando per ritornare in tv dopo essere stato silente per diversi mesi. In tribunale però, il tutto in diretta tv, appare chiaro come egli non abbia avuto alcun collegamento con l'accaduto e si lancia in un ultimo accorato appello per la difesa dell'ambiente spiegando il reale motivo della tragedia del Norshi e di quanto accaduto a Denver prima di finire ironicamente ucciso
da una bomba fatta esplodere da un suo sostenitore deluso per la sua condotta apparentemente arrendevole.
Citazione:
[1] A circa quaranta miglia da Médano, quasi esattamente a ponente del confine tra California e Baja California, l'imbarcazione mise in panna, restando in lenta deriva sull'immensa circolazione delle correnti del Pacifico. Anche a quella distanza dalla terra, l'aria notturna puzzava. Il moto ondoso era pigro, abortendo in embrione prima di frangere, a causa dello strato di residui oleosi che circondava lo scafo. Era impermeabile come un foglio di plastica: un misto di detergenti, scarichi di fogne, sostanze chimiche industriali e microscopiche fibre di cellulosa derivanti dalla carta igienica, dalle salviette e dai giornali. Non s'udiva, nel silenzio, il lieve rumore dei pesci che affiorano. Non c'erano pesci.
[2] Doe — Inoltre, circa all'inizio dell'anno, le Nazioni Unite hanno pubblicato una relazione che intendeva mostrare l'accentuato aumento d'intelligenza nei paesi poveri del mondo, mentre i paesi ricchi, viceversa. Page — Ma quella relazione è stata contestata. Si è fatto notare che non si possono applicare i medesimi parametri a ragazzi in. . .
Doe — Sbagliato. Mi scusi. Tutto questo lo so, e conosco la tesi che, grazie alle nostre risorse mediche, riusciamo a mantenere in vita i bambini subnormali, che invece nei paesi sottosviluppati muoiono e così non gravano sulla media. Ma non sto parlando di questo. Io mi riferisco in modo specifico ai bambini d'apparenza normale, quelli senza difetti fisici o mentali evidenti. Sono convinto che, inconsciamente, la gente percepisca quel che sta accadendo e se ne stia impaurendo. Per esempio, nella nostra società, scorgiamo una radicata diffidenza verso gl'individui altamente preparati, competenti, intelligenti. Basta dare un'occhiata all'ultima elezione presidenziale per averne una prova. Il pubblico, ovviamente, voleva un fantoccio di bell'aspetto e che producesse confortanti suoni. . .
Page — Dottor Doe, non le pare di star divagando?
Doe — Se lo dice lei. . . Ma vorrei affermare che ciò illustra di qual ansia fondamentale si tingano attualmente i nostri atteggiamenti sociali. Direi che abbiamo notato, inconsciamente, che i nostri figli sono meno svegli, più paurosi, e cominciamo a crucciarci del fatto che forse noi stessi possiamo risultare meno capaci di quanto non lo siano stati i nostri genitori; perciò rifuggiamo da tutto quel che potrebbe dimostrarci ch'è vero. Quando i politici asseriscono che il pubblico non nutre più interesse per la salvaguardia dell'ambiente, dicono in parte la verità. La gente teme in realtà d'interessarsene, per il sospetto, a mio parere giustificato, che scopriremmo, scavando abbastanza a fondo, d'aver superato talmente i limiti di ciò che il pianeta può tollerare, che soltanto una catàstrofe di enormi proporzioni, la quale riduca la nostra popolazione e, al tempo stesso, la nostra capacità d'interferire nel ciclo biologico naturale, potrebbe offrire una possibilità di sopravvivenza. Non potrebbe nemmeno trattarsi d'una guerra, perché questa fregherebbe ancor più le nostre terre arabili.
[3] [...] celebre motto del presidente: "Se i giornali hanno a cuore il proprio interesse, stamperanno quel ch'è nell'interesse dell'America"
[4] [...] Il proprietario ha in seguito dichiarato che i rifornimenti erano stati intercettati dagli assaltatori di autotrasporti di viveri. Commentando l'accaduto, sulla riva del suo lago privato nel Minnesota, il Presidente ha detto, aperte virgolette, Ogni uomo ha diritto alla sua bistecca, con patate, chiuse virgolette.
[5] "Quand'è l'ultima volta che vi siete crogiolati al sole, amici miei? L'ultima volta in cui vi siete dissetati a un ruscello? L'ultima in cui vi siete azzardati a cogliere un frutto dall'albero e mangiarlo direttamente? Che parcella avete pagato al dottore l'anno scorso? Chi di voi vive in città nelle quali non si porti la maschera a filtro? Chi di voi, quest'anno, ha fatto le ferie ai monti perché il mare è orlato d'immondizie? Chi di voi, in questo stesso istante, non soffre di qualche disturbo fastidioso, intestini in disordine, mal di testa, catarro [...]
[6] "Noi potremo giusto giusto ristabilire l'equilibrio ecologico, quello della biosfera, eccetera. . . in altre parole, potremo vivere nei limiti dei nostri mezzi invece di emettere tratte che non potremo pagare, come abbiamo fatto in tutto l'ultimo mezzo secolo. . . se stermineremo i duecento milioni di esemplari più stravaganti e nocivi della nostra specie."