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JOHN CARTER

Idea: 2/5 Trama: 3/5 Stile: 4/5

Titolo Originale: A PRINCESS OF MARS
Autore: Edgar Rice Burroughs
Anno: 1912
Genere: FS Avventurosa
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.110

 

Commento:
Il romanzo è uno dei precursori di quel genere fantascientifico d'avventura noto col nome di planetary romance. Il protagonista, John Carter, è un reduce di guerra della Virginia che, inseguito da un gruppo indiani e in pericolo di vita, si ritrova, in maniera misteriosa e improvvisa, teletrasportato sul pianeta Marte. Il pianeta rosso è un mondo in declino, popolato da una grande varietà di specie indigene, alcune praticamente uguali all'uomo, altre con tratti umanoidi. In comune sembrano possedere soltanto l'amore per la guerra, il combattimento e la crudeltà verso i nemici e, in certi casi, anche verso i propri simili.
John Carter è il classico eroe senza macchia e senza paura. Uomo cortese e dal cuore gentile ma al tempo stesso grande combattente, le cui doti sono moltiplicate dalla gravità marziana che, essendo inferiore a quella terrestre, ne fa un guerriero invincibile per tutti gli indigeni. Nonostante possa ambire al potere e riesca conquistare titoli e onori in abbondanza, John Carter dedica ogni sforzo alla salvezza della sua amata: una principessa marziana di cui il protagonista si innamora a prima vista e con cui, inevitabilmente, convoglia a felici nozze.
Anni dopo, però, di nuovo in pericolo di morte per un guasto ai misteriosi macchinari che mantengono in vita l'atmosfera di Marte, John Carter si ritroverà trasportato sulla Terra. Nuovamente sul pianeta natale, scriverà il diario che costituisce la quasi totalità della presente opera.
Il romanzo è quindi narrato in prima persona dal protagonista, che ci trascina nelle sue avventure e che descrive, con tutti i suoi (ovvero dell'autore) pregiudizi, le usanze di tutti i popoli marziani, presentati spesso come dei selvaggi e paragonati agli Indiani d'America. L'opera non è certo originale ma l'autore ha il grosso merito di non tentare di camuffarla, di darle alcun tono o velleità fuori dalla sua portata. Il romanzo nasce come un racconto d'avventura e tale impostazione viene costantemente assecondata; uno stile semplice, diretto ma efficace, un ritmo veloce, contrassegnato dal rapido susseguirsi di duelli, inseguimenti, scontri a fuoco, fughe, una trama lineare ed immediata catturano il lettore senza mai annoiarlo. In conclusione, una buona lettura di svago, ideale per distrarre la mente senza troppo impegno.

Trama (attenzione spoiler!):
John Carter è un reduce dalla Guerra di Secessione, originario della Virginia. Assieme ad un suo amico scopre una ricca miniera aurifera e così il collega abbandona John alla ricerca di mezzi per sfruttare il filone. Insospettito, il protagonista si mette sulle sue tracce e scopre che è stato attaccato e ucciso da un gruppo di indiani Apache che iniziano a inseguire pure lui. Carter trova rifugio in una caverna da cui, in maniera inspiegabile, si ritrova trasportato su Marte, o Barsoom come viene chiamato dai suoi abitanti.
Appena arrivato, Carter entra in contatto con i mostruosi Thark o Uomini Verdi, feroci umanoidi d'oltre tre metri d'altezza, in possesso di quattro braccia. Il protagonista viene attaccato da un gruppo di alieni perchè si ritrova presso una delle incubatrici della loro orda, località dove vengono custodite e fatte crescere le uova. Grazie alla superiorità fisica che gli è conferita dalla minor gravità marziana Carter vince però il combattimento e viene accolto favorevolmente all'interno del clan.
Carter apprende i costumi e il modo di vivere degli Uomini Verdi. Questi umanoidi sono sostanzialmente privi di ogni sentimento di umanità, amicizia o fratellanza, che sono anzi considerati segni di debolezza se non vere e proprie perversioni. Sono organizzati in tribù nomadi, i maschi si dedicano soltanto al combattimento e l'avanzamento sociale avviene sostanzialmente con l'uccisione in duello dei rivali. Le femmine depongono delle uova, custodite in caverne sotterranee; quelle giudicate più adatte vengono portate in incubatrici simili a quella dove John si è ritrovato e, dopo la schiusa, i giovani Uomini Verdi vengono affidati in maniera casuale alle femmine della specie che debbono insegnare loro la lingua e i costumi sociali.
Anche John viene affidato alle cura di una femmina di nome Sola che si dimostra differente dagli altri membri della sue specie e che John impara ad amare. Il protagonista stringe inoltre un profondo legame d'affetto con una specie di animale domestico dei Thark, equivalente di un cane terrestre. Durante il viaggio che dovrebbe condurre la tribù presso il quartier generale dell'orda, gli Uomini Verdi attaccano una flotta di navi volanti di un'altra specie di abitanti di Marte, i più civilizzati Uomini Rossi, e catturano la principessa Dejah Thoris di Helium, una delle più importanti città di quella gente, di cui il protagonista si innamora perdutamente. Carter apprende inoltre la storia di Sola. Unica della sua gente a conoscere i nomi dei suoi genitori, realmente innamoratisi, fu cresciuta dalla propria madre, isolata e separata dalla sua gente. Quando questa fu scoperta, ella riuscì comunque a nascondere Sola in mezzo ad altri cuccioli dell'orda e resistette alle più atroci torture a cui il terribile capo dell’orda la sottopose non rivelando nè il nome dell'amato, che aveva confidato soltanto prima alla figlia, nè il luogo in cui aveva nascosto la stessa Sola. Il padre è Tars Tarkas, il capo in seconda della tribù, e il primo ad accogliere John come pari tra loro.
Arrivati al quartier generale dell'orda, Carter fugge con Sola e Dejah Thoris, altrimenti anch’essa destinata a subire orribili torture. I tre sono attaccati in seguito da altri Thark; le due donne riescono a fuggire mentre Carter viene imprigionato. Catturato, in prigione Carter conosce un altro Uomo Rosso di Helium, Kantos Kan, al quale narra l'intera storia sua e della principessa. I due riescono a sopravvivere ai giochi gladiatori in cui vengono impiegati dagli Uomini Verdi e ad ottenere nuovamente la libertà. Separati, si ritrovano in seguito nuovamente in un'altra città di Uomini Rossi, di nome Zodanga. Kan gli rivela che Dejah Thoris è tenuta prigioniera nella città fintanto che non acconsentirà alle nozze col primogenito del re locale mentre le truppe di Zodanga stanno per catturare Helium, privata della maggior parte delle proprie forze armate, partite alla ricerca della principessa medesima.
Carter riesce a penetrare dapprima nella residenza reale dov’è tenuta prigioniera la sua amata; poi fugge dalla città alla ricerca degli Uomini Verdi. Ritrova l’amico Tars Tarkas che ottiene il comando dell’orda uccidendo l’odiato capo in carica, responsabile della morte della sua amata, madre di Sola; con le sue truppe Carter marcia alla volta di Zodanga. La città viene conquistata, la principessa liberata pochi attimi prima che venga celebrato il matrimonio a cui aveva infine acconsentito per salvare la propria città natale. L’esercito degli Uomini Verdi marcia infine su Helium dove vengono attaccate e sconfitte le truppe d’assedio di Zodanga; Carter può dunque entrare nella città da trionfatore e coronare il suo sogno d’amore sposando Dejah Thoris.
Anni dopo, un guasto improvviso alle pompe che regolano l’atmosfera marziana sembra porre inevitabilmente fine alla vita sul pianeta rosso. Negli ultimi istanti di lucidità prima che l’asfissia lo condanni, Carter si ricorda la chiave mentale necessaria per aprire le porte della cittadella dove sono custoditi i macchinari, conosciuta anni prima durante la sua fuga verso Zodanga. L’eroe si precipita sul posto e riesce, con un ultimo sforzo, ad aprire le porte e far entrare un tecnico prima che l’oblio lo colga. Al risveglio, Carter si ritrova nuovamente sulla Terra, nella caverna in cui, molti anni prima, aveva trovato rifugio dagli Indiani…