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OTTENTOTTI

Idea: 3/5 Trama: 2/5 Stile: 5/5

Titolo Originale: HOTTENTOTS
Autore: Paul Di Filippo
Anno: 1995
Genere: Ucronia
Edizione: Antologia La Trilogia Steampunk

 

Commento:
Divertente romanzo breve ambientato nel Massachusetts del XIX secolo che ha per protagonista Louis Agassiz, un biologo svizzero, convinto creazionista e ritratto sarcastico del razzismo più becero. La tranquilla routine quotidiana di laboratorio dello scienziato viene sconvolta dall’arrivo di Jacob Cezar, un sudafricano di lingua tedesca, e di Dottie, la sua mogliettina africana che, per Agassiz, ovviamente, non è altro che una specie di scimmia.
Cezar coinvolge Agassiz in un intrigo magico-esoterico che ruota attorno ad una specie di reliquia, un feticcio realizzato con le particolari parti intime della Venere Ottentotta, madre di Dottie medesima. Tale oggetto misterioso sembra essere caduto nelle mani di uno stregone ottentotto minacciando una serie misteriosa di mali e sciagure… Agassiz sulle prime è quantomeno titubante riguardo alla sua partecipazione finchè Cezar non accenna al luogo in cui lo stregone dovrebbe officiare i suoi sinistri rituali, che dovrebbe essere una sorgente primordiale della creazione, la cui scoperta farebbe di Agassiz il campione della teoria creazionistica e gli consentirebbe di smentire una volta per tutte le falsità darwiniste.
La trama in realtà risulta abbastanza confusa e il finale si rivela un buco nell’acqua ma il romanzo cattura e diverte il lettore con la sua carrellata infinita di strani personaggi (misteriosi uomini-pesce oppure una specie di sobillatore politico marxista che incita alla rivolta gli allievi di Agassiz), collegamenti letterari o storici (geniale nella sua assurdità la breve apparizione di Melville) e molte altre situazioni al limite del paradossale, il tutto condito da uno stile arguto, ironico e mordace.