LA PARABOLA DEL SEMINATORE
Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 5/5
Titolo Originale: PARABLE OF THE SOWER
Autore: Octavia E. Butler
Anno: 1993
Genere: FS Apocalittica / Post Apocalittica
Edizione: Fanucci – Collana Atlantica n.9
Commento:
Il romanzo è ambientato nella prima metà del XXI secolo negli Stati Uniti, California. L'intero paese è scosso da una ondata di povertà senza precedenti che ha portato il differenziale socio-economico a livelli mai visti, trascinando la maggior parte della popolazione in una stato di disperazione e necessità assolute. Le città sono ormai un territorio in mano a orde di senza tetto, sbandati, criminali; intere famiglie vivono in uno stato di perenne denutrizione e necessità, senza la minima possibilità di avere o trovare una casa o un lavoro retribuito. La crisi ecologica, in particolare la siccità, ha causato un aumento dei prezzi del cibo e dell'acqua, per i quali si è tornati ad uccidere e a commettere ogni barbaria.
Lo stato centrale è sostanzialmente scomparso, la polizia non ha più alcun controllo del territorio e, se chiamata, agisce come qualsiasi altro criminale, mirando solo ad estorcere denaro, che mantiene intatto il suo valore, per i suoi "servizi". Corporations senza scrupoli si stanno impossessando di intere comunità e dei loro abitanti, rassegnati a perdere ogni diritto in cambio di garanzie di sicurezza che li protegganno dalle fiumane di derelitti che ogni giorno popolano le strade del paese in un lungo pellegrinaggio verso nord, verso il Canada e l'Alaska, luoghi ormai mitici, dove c'è la speranza di tornare a vivere un'esistenza migliore.
La protagonista del romanzo è una giovane ragazza afroamericana, Lauren Olamina, nata e vissuta in una enclave di Los Angeles costituita da una dozzina di famiglie guidate da suo padre, un pastore protestante e insegnante presso un'università locale. Lauren sa che quel muro che separa la sua piccola comunità dall'orrore del mondo circostante costituisce una sicurezza effimera e, mano a mano che passa il tempo e con esso aumentano gli attacchi, le incursioni dall'esterno, si prepara per il giorno in cui dovrà lasciare tutto e tutti per fuggire anch'essa verso nord, verso un mondo migliore. Lauren è affetta da una forma estrema di empatia a causa della quale prova tutto il dolore che vede e riconosce nelle persone che la circondano. E' forse questo ingrediente quasi unico che la porta a dare forma ad una nuovo pensiero religioso, ad un sogno di un mondo migliore, il seme della terra, costruito attorno ad un unico messaggio principale: "Dio è cambiamento".
La narrazione avviene sotto forma di diario; lo stile è semplice, diretto e trasmette al lettore tutto il dolore, l'orrore, la disperazione di quei giorni terribili, dei crimini e delle atrocità di cui la protagonista è testimone. Le pagine di pura narrazione sono intervallate dagli estratti dal seme della terra, che sembrano all'inizio distaccati aforismi, massime provenienti da qualche testo religioso orientale ma che poco a poco rivelano il loro legame profondo con le vicende narrate e la vita di Lauren. L'intreccio è semplice ma, nella sua linearità, assolutamente coinvolgente, senza un alcun punto morto; peccato solo per il finale un po' brusco che lascia il lettore in attesa del seguito.
Concludendo, una lettura assolutamente consigliata, molto diversa dalla Fantascienza Apocalittica cui siamo abituati, popolata da incubi come l'atomica, virus mortali, asteroidi che minacciano l'intero pianeta, ma proprio per questo mille volte più paurosa e inquietante giacchè basata sull'estrapolazione di scenario socio-economici già in atto, ben riconoscibili nella realtà di tutti i giorni che ci circonda.