LA RAGAZZA NELL'ATOMO D'ORO
Idea: 3/5 Trama: 2/5 Stile: 3/5
Titolo Originale: THE GIRL IN THE GOLDEN ATOM
Autore: Ray Cummings
Anno: 1922
Genere: Viaggi nel Tempo / Realtà Parallele
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.181
Commento:
Il romanzo si basa su una sorta di "invarianza di scala" della vita; universi come matrioske in cui infinitamente piccolo e infinitamente grande sono concetti solo relativi e dove tutti i livelli pullulano di vita, in particolare dalla versione "a misura corretta" dell'uomo.
Il protagonista, il Chimico, ha perfezionato un potente microscopio col quale ha osservato un mondo intero all'interno di un atomo d'oro della sua fede nuziale; anzi si è addirittura invaghito di una splendida ragazza che popola quel mondo. Sintetizzate due droghe che gli permettono di muoversi tra le dimensioni, ingrandendo o rimpicciolendo a sua volontà, il Chimico parte per l'avventura, inoltrandosi nei meandri e nei paesaggi impossibili dell'infinitamente piccolo, raggiungendo infine la sua meta e trovando l'agognato amore.
L'opera si basa su concetti scientifici ovviamente ormai superati ma l'idea di base, ovvero che gli atomi del nostro mondo non siano che altri universi in miniatura, mantiene intatto il suo fascino, per quanto ingenuo. Anche il mondo dell'atomo d'oro è ritratto come una sorta di idillio arcadico, una perfetta società pastorale, basata sull'uguaglianza e sulla gestione condivisa delle risorse, dove la guerra e la corruzione sono vizi sconosciuti. Questo almeno fino all'arrivo del Chimico: l'uomo "terrestre" sembra contaminare quel paradiso, tema approfondito poi nella seconda metà del romanzo in cui anche gli amici del Chimico compiono il viaggio impossibile.
Le estreme semplificazioni della narrazione sono evidenti: si pensi per esempio al fatto che gli uomini dell'atomo d'oro sono praticamente uguali dal punto di vista fisico, biologico, anche psicologico ai "terrestri". Ciò detto detto la lettura è comunque godibile e divertente anche grazie alla prosa dell'autore che, seppur molto diversa ovviamente dai ritmi della fantascienza moderna, non lascia pause o tempi morti nella narrazione, accompagnando il lettore in questa spensierata avventura proto-fantascientifica.