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STANOTTE IL CIELO CADRA'

Idea: 5/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

 

Titolo Originale (composto dai due romanzi brevi):
TONIGHT THE SKY WILL FALL (Anno: 1952)
THE DAY THE SUN DIED (Anno: 1955)
Autore: Daniel F. Galouye
Anno: 1955
Genere: FS Metafisica / Speculativa
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.67

 

 

Commento:
Nato dalla fusione di due romanzi brevi, l’opera è un classico della fantascienza metafisica e affronta uno dei dubbi più inquietanti: la realtà è o non è? E se è, che cosa effettivamente è? La trama è abbastanza avvincente, ricca di colpi di scena, anche se i personaggi a mio avviso sono un po’ stereotipati. Ricco di interrogativi esistenziali e scientifici, è un libro sicuramente consigliato per una lettura fuori dal comune!

Trama (attenzione spoiler!):
L’intero universo è la creazione inconscia di un Intelletto superiore, racchiuso nella mente di un solo uomo, Tarl Brent. Il gruppo di scienziati a conoscenza del segreto decide quindi di tenerlo sotto stretta sorveglianza per evitare ogni stimolo che possa risvegliare il creatore; si teme, infatti, che il suo risveglio possa distruggere la nostra “realtà”. I sospetti di Brent e i tentativi  dello psicologo Mendel di impossessarsi a sfruttare l’Intelletto, risvegliano però il creatore che per poco non distrugge l’intero universo fermandosi solo dopo aver eliminato Mendel medesimo.
Nella seconda parte dell’opera, l’Intelletto, stimolato dal tentativo degli scienziati di utilizzare i suoi infiniti poteri a fin di bene, ma soprattutto dai loschi progetti di due membri della fondazione, si risveglia ancora. Brent comprende però che l’Intelletto ha più volte tentato, non riuscendo nel suo intento, di distruggere l’universo che ha creato: il mondo ha ottenuto un’esistenza indipendente dal suo creatore e nel caos degenerato in cui spazio e tempo hanno smesso di esistere mentre l’intera nostra realtà sta collassando, Brent riesce finalmente a scacciare l’Intelletto dal nostro universo.

Citazione:
Avevano scoperto che l’universo non era composto da materia fisica, ma era solo un’intelaiatura di pensieri. Un universo immaginario. Nulla esisteva realmente tranne il pensiero. Il pensiero di un Intelletto infinito e incorporeo. E quell’Intelletto, già esistente nel nulla adimensionale che aveva preceduto l’universo, aveva alleviato il proprio sconfinato senso di solitudine immaginando la realtà.