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STORIA DELLA MORTE DI MORTIMER GRAY

Idea: 5/5 Trama: 3/5 Stile: 5/5

 

Titolo Originale: MORTIMER GRAY'S HISTORY OF DEATH
Autore: Brian Stableford
Anno: 1995
Genere: FS Sociologica
Edizione: Antologia Il Meglio della SF (vol.2)

 

 

Commento:
Si tratta di un "meta-romanzo", un'opera che ha per argomento un altro libro: in un futuro in cui l'uomo ha ottenuto la vita eterna, Mortimer Gray, dopo aver visto la morte in faccia in una catastrofe naturale, decide di dedicare la sua esistenza alla scrittura e alla pubblicazione della sua Storia della Morte, un'opera sulla morte e della guerra condotta dall'uomo contro di essa. Con questo stratagemma l'autore da un lato dipinge un affresco della storia umana del prossimo millennio e dall'altro ricostruisce la storia dell'uomo da un inusuale punto di osservazione.
Opera quindi doppiamente interessante per questa duplice chiave di lettura, con contenuti mai banali, uno stile lineare, preciso nei contenuti e chiaro nell'esposizione nonostante l'ampio raggio temporale e il vastro spettro di argomenti trattati rischiassero di rendere l'opera dispersiva. Lettura assolutamente consigliata con l'unica pecca, forse, di un finale un po' debole.

Trama (attenzione spoiler!):
Mortimer Gray nasce nel Ventinovesimo Secolo, in una "classica" famiglia allargata, composta da sei uomini e donne in cui è, ovviamente, figlio unico: la scienza medica ha infatti donato ora a tutti una vita praticamente immortale e le nascite quindi sono estremamente limitate. Appassionato già da prima di storia, vede segnata la sua vita dalla Grande Catastrofe del Mar dei Coralli in cui Mortimer si salva soltanto per la presenza a bordo della nave rovesciata su cui era imbarcato di una bambina dalla ferrea decisione. Da quel momento Mortimer consacra la sua vita alla stesura dell'immensa Storia della Morte, un'opera in cui si proponeva di rivelare i fatti ma soprattutto il significato della battaglia più lunga dell'umanità.
Il primo volume, insolitamente per l'epoca un libro muto con semplici foto, viene pubblicato nel 2914 col titolo La Preistoria della Morte. In esso si sostiene come sia stata la coscienza della mortalità a dare origine alla civiltà. Dopo un primo matrimonio di gruppo fallito per la morte di uno dei membri, Mortimer pubblica nel 2931 il secondo volume, La Morte nel Mondo Antico. Mortimer si sposa, e divorzia, per la seconda volta, con una donna che alla fine lo accusa di essere ossessionato dalla morte e della sua opera. Nel 2954 pubblica pubblicato il terzo volume: gli Imperi della Fede, incentrato particolarmente sul Cristianesimo e sulle altre grandi religioni. Dopo aver vissuto per qualche tempo in Antartide, Mortimer si trasferisce in Sud America dove viene a contatto con il movimento del tanatismo, i cui membri rifiutano i benefici del ringiovanimento e insistono nel vivere un arco di vita naturale, suicidandosi in cerimonie pubbliche e spesso esibizionisticamente violente.
Nel 2977 Mortimer pubblica il quarto volume della sua opera, Paura e fascino, in cui amplia e approfondisce quanto già trattato nel volume precedente. Questa volta, sull'onda dell'interesse crescente per il tanatismo, Mortimer conosce la fama e la sua opera diventa oggetto di pubblico interesse, venendo addirittura invitato in numerosi talk show televisivi, soprattutto per quella che appare una velata approvazione da parte sua del movimento tanatista. Nel 2999 viene pubblicato il quinto volume, La guerra di logoramento, che tratta principalmente degli sviluppi medici fino alla fine del Diciannovesimo secolo; l'opera viene accusata di avere un senso pornografico macabro nella descrizione di quel passato orribile di malattie e menomazioni dell'umanità. Intanto il tanatismo subisce una pericolosa mutazione quando i suoi membri cominciano a promuovere le malattie, foraggiando un mercato nero di agenti cancerogeni e patogeni, come strumenti di esperienza individuale preziosa; il pericolo di pandemie obbliga molte nazioni a vietare l'autoinflizione di malattie pericolose o contagiose. Mortimer stesso rischia la vita quando una tanatista, dopo che lo storico ha sempre rifiutato qualsiasi partecipazione a riti o esibizioni del movimento, riesce a penetrare in casa sua cercando di convincerlo a darsi la morte insieme a lei.
Nel 3033 Mortimer lascia per la prima volta la Terra recandosi su una colonia Lunare; nel 3044 pubblica Campi di Battaglia, il sesto volume della sua opera, che tratta il tema della mitologia della guerra sviluppatasi a partire dai conflitti del Diciannovesimo secolo. Nel 3053 viene pubblicato il settimo volume, Il Giudizio Universale, che tratta delle crisi sorte nel Ventesimo e Ventunesimo secolo e che minacciarono l'esistenza stessa della razza umana, osservando come queste fossero nate fondamentalmente dai grandi progressi fatti dalla scienza medica nei secoli precedenti, i quali generarono una crisi maltusiana di terribili dimensioni.
Sulla Luna Mortimer viene a contatto con gli umani modificati per la vita nello spazio, come i faber dotati di quattro braccia, e con l'ambiente sociale delle colonie extraterrestri; alla fine fa però preferisce fare ritorno sulla Terra. Nel 3064 pubblica l'ottavo volume, Le fonti della Giovinezza, incentrato sullo sviluppo delle tecnologie della longevità del Ventiquattresimo e Venticinquesimo secolo. Nel 3075 viene pubblicato il nono volume, La Luna di Miele dell'Immortalità, in cui vengono esaminate le statistiche di nascita e morte nei secoli Ventisettesimo, Ventottesimo e Ventinovesimo, registrando la progressiva diffusione delle tecniche di longevità, l'estensione dell'impero umano fuori dalla Terra, la progressiva estinzione della famiglia "nucleare" e i nuovi atteggiamenti ideologici verso il concetto stesso di immortalità. Nel 3088, infine, viene pubblicato il decimo e ultimo volume, Il Connubio di Vita e Morte, che tratta degli avvenimenti dei secoli Trentesimo e Trentunesimo, in particolare esaminando i fenomeni sociali del tanatismo e della cybororganizzazione.
Dopo aver rischiato la vita in un incidente in Antartide, Mortimer apprende la notizia che una nave umana in esplorazione verso il centro galattico, ha trovato un gruppo di sistemi solari i cui pianeti sono abitati da un'unica e terribile specie di vita, un predatore genetico che, come un solvente universale, distrugge e divora ogni cosa, organica o inorganica. Mortimer si rende conto che questo ritrovamento segna la ripresa della guerra dell'uomo contro la morte e si prepara a redigere un'altra storia...