TRE MILLIMETRI AL GIORNO
Idea: 3/5 Trama: 4/5 Stile: 5/5
Titolo Originale: THE INCREDIBLE SHRINKING MAN
Autore: Richard Matheson
Anno: 1956
Genere: Innerspace SF
Edizione: Fanucci – Collana TIF
Commento:
Il romanzo narra una vicenda curiosa e inquietante: il protagonista è affetto da una misteriosa sindrome che ne diminuisce l’altezza di tre millimetri al giorno. Viene dunque proiettato in mondi completamente nuovi, costretto ad affrontare minacce cui prima non prestava la minima attenzione, fino al fatidico giorno in cui dovrebbe raggiungere l’altezza zero, che tale non si rivela. Lettura consigliata soprattutto per lo stile semplice, chiaro ma allo stesso tempo appassionante con cui la vicenda è narrata. Unico punto debole della trama, a mio avviso, il finale un po’ abbozzato e lasciato in sospeso.
Trama (attenzione spoiler!):
Durante una escursione in barca, Scott Carey viene investito da una misteriosa onda radioattiva che modifica il suo metabolismo provocando l’espulsione di particolari sostanze dal suo corpo e il conseguente progressivo rimpicciolimento della struttura ossea e del corpo intero. La vicenda viene narrata seguendo, a capitoli alternati, due filoni. Il primo segue passo passo il protagonista, alto dieci centimetri in meno ad ogni nuovo capitolo, con le sue crescenti difficoltà con la moglie, la figlia che non lo rispetta più, l’abbandono del lavoro, il trasferimento fuori città fino alla vita in una casa delle bambole. Il secondo filone narra invece gli ultimi giorni prima dell’altezza zero quando Scott ormai alto circa un centimetro vive nel seminterrato dove era precipitato alcuni giorni prima senza possibilità di uscirne o di avvertire sua moglie o sua figlia. Alla perenne ricerca di cibo e terrorizzato dalla presenza di una vedova nera, ormai per lui un terribile mostro, riesce infine a uccidere il ragno e, dopo l’ultima visita di sua moglie e sua figlia nel seminterrato prima del loro trasloco, trova il modo di uscire dal piccolo mondo in cui è vissuto gli ultimi giorni e trascorre sul bordo del prato quella che pensa essere l’ultima notte della sua vita, in cui dovrebbe raggiungere l’altezza zero. Si risveglia però in una nuova dimensione, ormai microscopico, all’interno di uno dei buchi del tessuto di spugna che aveva usato fino a quel momento come vestito.