GLI UMANOIDI
Idea: 3/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5
Titolo Originale: THE HUMANOIDS
Autore: Jack Williamson
Anno: 1949
Genere: FS Robotica
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.100
Commento:
Il romanzo è ambientato in un futuro imprecisato, circa mille anni dopo che dalla Terra sono partite le prime spedizioni di esplorazione spaziale. Innumerevoli pianeti nel frattempo sono stati colonizzati ma, persi i contratti con il pianeta madre e le altre colonie, ciascuna civiltà umana ha dovuto affrontare da sola i cicli della storia ripassando dalle barbarie ad una nuova era tecnologica.
Su un pianeta di nome Wing IV, Warren Mansfield, stanco delle guerre e dall'uso distorto della tecnologia, crea gli Umanoidi, androidi col compito di "Servire e obbedire e difendere l'uomo dal male". Le buone parole però vengono prese troppo alla lettera dai robot che, nel solco della più classica sindrome di Frankenstein, finiscono per vietare all'uomo, su ogni pianeta dove si stabiliscono, quasi ogni forma di attività, dato che quasi tutto può essere potenzialmente pericoloso...
Sarà uno scienziato di un lontano pianeta, Clay Forester, dalla vita tormentata e delusa, ad ergersi come ultima difesa dell'umanità nei confronti del giogo degli Umanoidi, sfruttando la scoperta di nuove forze della natura. Alla fine emergerà però una verità insospettabile...
Classico romanzo dell'Età dell'Oro della Fantascienza per temi, stile, narrazione, rimane una lettura interessante nonostante alcune lacune o ingenuità (il lontano pianeta del protagonista sembra la fotocopia della Terra, non si spiega come mai anni prima si sono persi i contatti tra le colonie etc...). Alcune pagine di spiegazioni scientifiche o pseudotali potevano essere tranquillamente evitate. Il finale, la cui interpretazione è tutt'altro che univoca, è al tempo stesso sorprendente, quasi spiazzante, e inquietante... Nel complesso una buona lettura, scorrevole e appassionante nonostante qualche pausa di troppo; valido anche il ritratto del protagonista, Clay Forester, descritto in maniera vivida grazie a diversi periodi di introspezione psicologica.
Trama (attenzione spoiler!):
Clay Forester è uno scienziato che abita in uno dei tanti pianeti colonizzati dall'uomo. Egli è lo scopritore di una nuova energia che si affianca all'elettromagnetismo, il rhodomagnetismo. I suoi studi sono però diventati segreto militare, ed egli è stato reclutato nel Progetto Fulmine, realizzando potentissimi missili puntati verso i nemici dell'Alleanza Triplanetaria.
Forester e il suo assistente, un matematico prodigio di nome Ironsmith, vengono contattati, tramite una bambina di nome Jane, da uno strano individuo di nome Mark White. Questi afferma di essere, insieme ad altri strani personaggi, l'ultima difesa dell'uomo contro la minaccia degli Umanoidi, creature realizzate su un lontano pianeta da Warren Mansfield per porre fine alla guerra e all'infelicità umana ma che, travisando l'intento originale del loro creatore, stanno privando l'uomo della sua libertà. White afferma che gli Umanoidi stanno per arrivare anche sul pianeta di Forester e lo invita a unirsi al gruppo per la sua conoscenza del rhodomagnetismo, sul quale si basa la tecnologia degli Umanoidi.
Forester non dà credito alle parole di White e rifiuta di collaborare. Poco dopo viene convocato d'urgenza per un incontro con le più alte cariche del pianeta. Nel bel mezzo della crisi con la potenza Triplanetaria gli Umanoidi rivelano la propria presenza: essi sono sul pianeta già da molti anni... persino il più fidato consigliere del Presidente è in realtà uno di loro. Poco dopo alcune navi degli Umanoidi atterrano sul pianeta e un referendum sancisce l'adesione di tutta la popolazione al loro progetto. Forester si ritrova così nella prigione dorata descritta da White...
tutti gli umani sono sotto costante controllo dei robot e ogni attività che non sia puramente speculativa (scrittura, filosofia...) viene vietata.
Quando Forester trova sua moglie drogata con l'euforide, droga dell'oblio che fa regredire le persone, capisce che White aveva ragione e che deve tornare in suo contatto per combattere gli Umanoidi. Forester tenta di avvicinare Ironsmith che però, inspiegabilmente, difende i robot e gode di particolari privilegi (ad esempio non è sottoposto a sorveglianza continua e può continuare ad abitare nella sua vecchia casa)...
Ricontattato dai White e dai suoi amici, Forester mette a disposizione le proprie conoscenze per tentare di capire e spiegare i poteri parafisici dei suoi nuovi alleati. Sfruttando le loro capacità e le conoscenze di rhodomagnetica di Forester, il gruppo di ribelli prepara un attacco a Wing IV, il quartiere generale degli Umanoidi, nel tentativo di modificare la matrice principale che regola il funzionamento dei robot, introducendo delle clausole al motto "Servire e obbedire e difendere l'uomo dal male" tali da salvaguardare la libertà umana. Il tentativo però fallisce e Forester viene fatto prigioniero dagli Umanoidi. Viene portato in una sorta di prigione dove mettendo assieme tutto ciò che ha osservato e scoperto scopre il vero funzionamento della psicofisica, dovuta ad una nuova forza, che insieme all'elettromagnetismo e al rhodomagnetismo descrive ogni fenomeno naturale.
Forester si ritrova improvvisamente trasportato, grasie al suo inconscio che si è appropriato dei meccanismi psicofisici, su un lontano gelido pianeta insieme a Jane, la bambina facente parte della compagnia di White. Qui, in un rifugio caldo e accogliente che Forester costruisce con la propria mente sempre inconsciamente, lo scienziato approfondisce i suoi studi arrivando a padroneggiare telecinesi, teleforesi, preveggenza... Potendo guardare nel passato scopre il tradimento di Ironsmith nei confronti della razza umana e la sua relazione con la moglie di Forester.
Accecato dal desiderio di vendetta Forester si teletrasporta sul pianeta dei traditori dove non riesce però a uccidere Ironsmith e gli altri, sua moglie compresa, giacchè la nuova forza in suo possesso non può essere impiegata per distruggere ma solo per creare. Sul pianeta Forester incontra e discute anche con Mansfield, il vecchio creatorore degli Umanoidi e primo umano che tentò in seguito di combatterli, ora ripassato dalla loro parte dopo un'operazione fatta sul suo cervello che, a dire dello scienziato, gli ha aperto realmente la mente...
Forester, stanchissimo e sull'orlo del delirio, viene nuovamente catturato dagli Umanoidi e sottoposto ad una cura lunga anni, al termine della quale si risveglia completamente cambiato, amichevole nei confronti degli Umanoidi, di Ironsmith e della sua ormai ex moglie...
Quando gli viene chiesto se desidera far parte della prima missione verso Andromeda, alla notizia che inizialmente non ci saranno Umanoidi ad aiutare i coloni dato che l'energia non può arrivare fino alla nuova Galassia, è addirittura rattristato. Forester accetta con entusiasmo la missione, desideroso di riabbracciare Jane ora diventata adulta.