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UNIVERSO INCOSTANTE

Idea: 5/5 Trama: 4/5 Stile: 5/5

 

Titolo Originale: A FIRE UPON THE DEEP
Autore: Vernor Vinge
Anno: 1992
Genere: FS PostUmana
Edizione: Edizione Nord – Cosmo Biblioteca n.15

 

 

Commento:
L’idea centrale del romanzo è che le leggi fisiche non siano costanti; la nostra galassia è divisa in quattro zone: nelle prime due la velocità della luce è un limite invalicabile e solo nella seconda, che contiene la vecchia Terra, è possibile costruire una civiltà progredita, nella terza si possono trovare civiltà avanzatissime mentre nella quarta e ultima vivono le Potenze, entità quasi divine. Una incauta missione umana risveglia una misteriosa e potentissima entità artificiale che minaccia l’intera galassia… Partendo da una idea affascinante, Vinge dipinge con dovizia di particolari e una salda logica interna un universo complesso e articolato in cui ambienta un intreccio appassionante. Unica pecca il finale un po’ troppo “semplicistico” e che lascia qualche domanda irrisolta. Vivamente consigliato!

Trama (attenzione spoiler!):
La nostra galassia è suddivisa in quattro zone concentrice, ciascuna delle quali circonda la precedente. Le “profondità imponderabili” contengono il nucleo della galassia, e in esse è impossibile sia l’automazione artificiale che la vita intelligente. Lo strato successivo è la “zona lenta” così chiamata perché non sono possibili comunicazioni o spostamenti a velocità superiori a quella della luce; contiene la vecchia Terra e le prime forme di civiltà progredita ma l’automazione è molto limitata. Più oltre abbiamo l’ “esterno” in cui è possibile viaggiare e trasmettere informazioni a velocità super luminari, seppur solo tramite trasmettitori di dimensioni quasi planetarie e ad altissimo costo, il che permette il formarsi di civiltà ed imperi interplanetari; sono inoltre possibili tecnologie come l’antigravità o le interfacce uomo-macchina. L'ultima zona è il "trascendente", che si estende dai margini esterni della galassia verso lo spazio siderale intergalattico. Le civiltà dell’esterno che decidono di trasferirsi in questa zona diventano “Potenze”, entità dal brevissimo ciclo di vita (10-15 anni) in cui si fondono vita organica e artificiale, dotate di un livello di complessità e intelligenza da elevarle a rango di semidei immortali e onnipotenti. Potenze degenerate che attaccano le razze e i pianeti dell’esterno, spesso invadendo le menti stesse dei loro abitanti e riducendoli a zombie, vengono indicate col nome di “Perversioni”.
Una spedizione scientifica di una colonia umana nell’alto esterno, il regno Straumli, ha il compito di trovare informazioni e tecnologie avanzate in un vecchissimo archivio scoperto nel basso trascendente. Le loro incaute manovre risvegliano una antichissima Perversione che distrugge quasi tutta la spedizione tranne che un’astronave con a bordo una famiglia ma soprattutto una strana muffa che si rivelerà poi una contromisura contro la Perversione medesima sottratta alla stessa da due intelligenze artificiali umane. Atterrano su un pianeta del basso esterno i cui abitanti, gli “artigli”, sono simili a cani ma organizzati in menti di gruppo, gli “aggruppi”, solitamente costituiti da un minimo di quattro ad un massimo di sei elementi. Appena dopo l’atterraggio gli umani vengono attaccati dai nativi, i genitori vengono uccisi mentre il figlio e la figlia rapiti da due opposte fazioni in lotta tra loro per la supremazia (gli “scultoriani” e gli “scannatori”).
La Perversione, chiamata il “Luminoso”, intanto si espande nell’esterno sottomettendo diversi sistemi solari. Attacca e distrugge anche Centrale, uno dei principali snodi della rete ultraluce che collega i mondi della Galassia e una Potenza, il “Vecchio”. Appena prima della distruzione totale di Centrale, riesce a sfuggire una navicella, la “Fuori Banda II”, il cui equipaggio è composta da una umana, Ravna Bergsndot, Pham Nuwen un umano guidato dal mandato divino del Vecchio, in cui la Potenza ha riversato tutte le informazioni che era riuscita ad ottenere sul Luminoso e che era stato un suo avatar precedentemente, e due alieni “Skrode”, con il compito di ritrovare la navicella precipitata su Artiglio e attivare la contromisura. 
Inseguiti sia da una flotta del Luminoso che da una flotta di alieni convinti che gli umani sono schiavi del Luminoso medesimo, quando invece si scopre che sono gli Skrode la razza strumentalizzata dalla Perversione, la “Fuori Banda II” riesce comunque ad arrivare su Artiglio. risolte alcune questioni locali, Pham attiva, sacrificando la sua vita, la contromisura che si scopre essere un dispositivo prodotto da una misteriosa entità di livello elevatissimo in grado di spostare i confini delle zone. Estendendo i confini della zona lenta fino al basso trascendente, riesce a distruggere il Luminoso, che non può esistere in un ambiente a bassa tecnologia, a costo di provocare però la morte di molti miliardi di vite dovute al blocco immediato dei dispositivi ad alta tecnologia in gran parte della galassia. Il romanzo si conclude con la pacificazione fra Scultrice (l'aggruppo a capo degli scutoriani) e Scannatore (a capo della fazione opposta) e con la fiducia che gli artigli possano evolvere ad uno stadio tecnologico più avanzato, anche grazie ai pochi umani superstiti.